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Nowcasting 28 maggio - 3 giugno 2012

Aperto da Noelbrik, Lun 28 Maggio, 2012, 08:41:52

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Thomyorke

Citazione di: MrPippoTN il Sab 02 Giugno, 2012, 14:27:00
Citazione di: Thomyorke il Sab 02 Giugno, 2012, 14:25:34
tornando alla meteo, ci aspetta un lunedì da leoni...








Oro, non c'è niente di meglio di godersi un bel weekend di sole e caldo e vedere che per una volta il tempo contribuisce a rendere meno pesante il rientro al lavoro dopo un ponte. Spero che gli utenti della biblioteca se ne stiano tutti a casa, lunedì!!! :D

A scuola ci sarebbe la giornata dello sport. Inutile dire che il rinvio è dato al 99% ;D...spero che i modelli rincarino il passaggio. Voglio sentir cantare le grondaie...
www.meteomollaro.it 

Il 28 dicembre 2020 verrà festeggiato come il 25 Aprile della meteorologia trentina. Amen.

MrPippoTN

Citazione di: AltoGardaMeteo il Ven 01 Giugno, 2012, 18:29:22
Citazione di: ste77 il Ven 01 Giugno, 2012, 14:25:42

dai siamo a giugno 26 gradi con 16 di dp a me sembra normale siamo uno stato mediterraneo guarda la cartina ovvio che l'estate faccia caldo

piano piano che siamo più vicini a Innsbruck che al Mediterraneo  ;D

Non Riva. Vai sul Google Earth e utilizza la funzione righello, scoprirai che Riva in linea d'aria dista circa 125 km da Venezia e 160 km da Innsbruck. Senza contare che tra Riva ed Innsbruck c'è un intero arco alpino mentre tra Riva e il mare l'unico ostacolo orografico è sì e no un'ottantina di km di prealpi, la cui altezza è piuttosto modesta, Monte Baldo a parte.

:P

MrPippoTN

ANZI, per la cronaca Trento dista 118 km da Venezia (MENO DI RIVA) e 135 km da Innsbruck, quindi persino Trento è più vicina al Mediterraneo che ad Innsbruck :D

Heinrich

Citazione di: Thomyorke il Sab 02 Giugno, 2012, 13:59:51
Citazione di: MrPippoTN il Sab 02 Giugno, 2012, 13:45:15
Citazione di: Heinrich il Sab 02 Giugno, 2012, 13:10:22
Parentesi polemica che nemmeno ha senso che io faccia.

Ma che senso ha una tale festa? Oggi poi? Ma quali pressioni e quali interessi comandano le parate e le sfilate?

Il rispetto per la propria nazione viene col silenzio, soprattutto per i terremotati, non ha molto senso festeggiare sempre e comunque.


Ti rispondo con quest'allegato (visibile solo a chi è loggato al forum).

mi hai tolto la citazione dalla tastiera. Grande Pippo. Condivido ogni parola di quell'articolo esemplare. Quei maledetti due virus che infettano la rete e la trasformano spesso in un veicolo di demagogia e semplificazione purtroppo finiranno per distruggere la genuinità dell'opinione pubblica. Ecco perchè diffido del grillismo "cybernetico" e dei social networks.
Abbiamo bisogno di idee, le quali vivono nel contesto di un sano confronto, non di ideologie che pur di imporsi strumentalizzano cose molto serie come le vittime di un terremoto.
Dunque, alla fine le cose istituzionali -com'è giusto che sia- sono anche patrocinate dalla decenza e dalla serietà e non scadono nella voce dell'impeto e del momento.
E fin qui vediamo bene che almeno una cosa qui funziona: e cioè che le istituzioni fanno le istituzioni, con serietà.


E invece non sono d'accordo col giornalista.
Vi dico: -in breve- è vero il discorso che si crea sconclusionato e illogico quando si associano morti per terremoto e parate militari accomunati solo dall'emblema della bandiera.
Ma che cos'è la rete a questo punto? Il tizio che scrive questo articolo parlando anche e soprattutto della rete mi dà una particolare impressione: quella di non conoscerla.
Gli risponderei: 'benvenuto'.
E' il motivo per cui fu proposta al mondo globalizzato e massificata, la rete. E' il motivo per cui nessun'autorità politica e di controllo l'ha temuta in fondo.
Dispersiva, ampia, profonda e libera, talmente libera da auto-fottersi (cito M. Houellebecq) e da auto-fotterci, la rete -ampliata e potenziata coi social network- è un non-spazio di comunicazione.
(Un mio amico studia estetica a Bologna, segue L. Anceschi, seguì una conferenza nella quale si iniziava a inquadrare il web come lo sviluppo della nostra coscienza collettiva attraverso il mezzo della tecnica: si sta rappresentando sempre di più il nostro mondo reale con uno virtuale. La rappresentazione, il ponte simbolico, è alla base di quest'evoluzione).

Detto questo, cavalcata l'onda empatica della rete forse anche sgorgata dalla visione di toccanti immagini di vecchiette che s'affacciano spaesate dalle tende blu della prot. civile in vari paesi della piatta pianura emiliana (e i media e i giornali nel web sono maestri quanto a proposte fotografiche toccanti!), detto ciò sto diventando sempre più convinto del fatto che né l'opinione pubblica esisterà più né si potrà fermare quello che è il vociare del web: è veramente potente una cosa come internet. Pensateci: il 29.05 dopo pochissimi minuti dalla scossa avvertita ovunque noi del forum ci siam ritrovati qui a parlarne a condividere l'evento! Questi sono i canali della rete: che younghianamente possono essere davvero definiti la 'rappresentazione della coscienza collettiva'. Twitter ha già dei grafici dove si traccia l'andamento dei post positivi/negativi durante i giorni e in base a catastrofi o celebrazioni le curve si alzano.
Grillo io lo butto dentro a tutto questo: vede nell'internet l'iper-democrazia-diretta.
Non vede che internet però asseconda l'assunto: ''la libertà ci ha fottuti'.


Pur avendo combattuto crociate retoriche e farsesche in età liceale contro la sub-cultura dei social network e del web, mi sto sempre più convincendo del fatto che 'la direzione intrapresa' sia questa.
Ma non a livello locale, nazionale o dell'''Occidente'', essendo l'''Occidente'' il mondo intero la direzione intrapresa è a livello planetario.
Dal villaggio turistico in Namibia dove bimbi afrikaans condividono foto su fb [200km più a nord intanto in un villaggio i bimbi muoiono di fame] all'ultimo hipster di Londra, fino in Australia e oltre.

Estendendo ulteriormente la mia tirata -ma solo mia mi sa (mi faccio prendere dal discorso e prendo appunti  :P)- osservo come alcune culture e civiltà umane nel mondo conoscano cose come intercomunicazione, coscienza collettiva e altre forme di connessione senza l'uso del mezzo, dello strumento: che è la tecnica (l'I-phone ecc)..


Tornando all'Itali(etta), vado a leggere Sette che Rizzo intervista Grillo e vediamo cosa salta fuori.  ;D



Chiuso OT.


Tornando alla meteo: Ora da amare oggi: è arrivata a mezzogiorno e spira forte. Grazie Ora.  :D :D

MrPippoTN

Troppa fiducia nella Rete, ragazzi. Troppa. L'esperienza ti farà ricredere, Enrico, te l'assicuro. Io sono sempre stato una specie di nerd entusiasta dell'Internet e della rivoluzione tecnologica e mediatica che questo potente mezzo ha scatenato negli ultimi anni, ma ultimamente sto imparando a conoscerne i molteplici lati oscuri. Onestamente ho un'enorme diffidenza nei confronti del feticcio della "democrazia dal basso" legato alla Rete e tanto sbandierato da Beppe Grillo & company... Considerando il fatto che questo potentissimo mezzo dà a chiunque la possibilità di esprimere un parere in merito a qualsiasi cosa, l'esperienza quotidiana (che di fatto spesso si traduce in ore ed ore di cazzeggio su Facebook) mi ha portato a convincermi che la stragrande maggioranza del popolo degli internauti non è culturalmente attrezzata per esprimere un parere autorevole in merito a questioni che spesso presuppongono un grado molto elevato di conoscenza.

Esempio pratico. Se facessimo votare su Internet il trattamento da riservare a un assassino o ad un pedofilo, molto probabilmente - sull'onda di meccanismi di emotivi del tutto simili a quelli studiati in sociologia nel descrivere le dinamiche di comportamento di una massa - vincerebbero opzioni del tipo "pena di morte", piuttosto che "castrazione chimica". A me sta roba fa paura, te lo dico, perché non tiene conto di quali possano essere le problematiche psicologiche che scatenano il demone della follia in un essere umano... Esperienze, patologie, traumi. Per dire... poco più di un mese fa, a Rovereto, un mio conoscente, in cura da anni, in preda ad un raptus omicida ha accoltellato a morte il sagrestano di una chiesa. Naturalmente la notizia è balzata all'onore delle cronache locali sconvolgendo un'intera comunità, che per giorni non ha parlato d'altro nei bar e nelle piazze (comprese quelle virtuali). Ebbene, secondo me non si possono buttare nel cesso secoli di studi di psichiatria e criminologia e sperare di risolvere problemi di questo tipo lasciando che la plebe decida a maggioranza che fare di questi personaggi. La massa non vuole giustizia, ha solo sete di vendetta e i media non fanno altro che spettacolarizzare questi eventi (Avetrana docet, ma anche Cogne, Perugia etc).

Thomyorke

#95
Citazione di: Heinrich il Sab 02 Giugno, 2012, 14:44:53
Citazione di: Thomyorke il Sab 02 Giugno, 2012, 13:59:51
Citazione di: MrPippoTN il Sab 02 Giugno, 2012, 13:45:15
Citazione di: Heinrich il Sab 02 Giugno, 2012, 13:10:22
Parentesi polemica che nemmeno ha senso che io faccia.

Ma che senso ha una tale festa? Oggi poi? Ma quali pressioni e quali interessi comandano le parate e le sfilate?

Il rispetto per la propria nazione viene col silenzio, soprattutto per i terremotati, non ha molto senso festeggiare sempre e comunque.


Ti rispondo con quest'allegato (visibile solo a chi è loggato al forum).

mi hai tolto la citazione dalla tastiera. Grande Pippo. Condivido ogni parola di quell'articolo esemplare. Quei maledetti due virus che infettano la rete e la trasformano spesso in un veicolo di demagogia e semplificazione purtroppo finiranno per distruggere la genuinità dell'opinione pubblica. Ecco perchè diffido del grillismo "cybernetico" e dei social networks.
Abbiamo bisogno di idee, le quali vivono nel contesto di un sano confronto, non di ideologie che pur di imporsi strumentalizzano cose molto serie come le vittime di un terremoto.
Dunque, alla fine le cose istituzionali -com'è giusto che sia- sono anche patrocinate dalla decenza e dalla serietà e non scadono nella voce dell'impeto e del momento.
E fin qui vediamo bene che almeno una cosa qui funziona: e cioè che le istituzioni fanno le istituzioni, con serietà.


E invece non sono d'accordo col giornalista.
Vi dico: -in breve- è vero il discorso che si crea sconclusionato e illogico quando si associano morti per terremoto e parate militari accomunati solo dall'emblema della bandiera.
Ma che cos'è la rete a questo punto? Il tizio che scrive questo articolo parlando anche e soprattutto della rete mi dà una particolare impressione: quella di non conoscerla.
Gli risponderei: 'benvenuto'.
E' il motivo per cui fu proposta al mondo globalizzato e massificata, la rete. E' il motivo per cui nessun'autorità politica e di controllo l'ha temuta in fondo.
Dispersiva, ampia, profonda e libera, talmente libera da auto-fottersi (cito M. Houellebecq) e da auto-fotterci, la rete -ampliata e potenziata coi social network- è un non-spazio di comunicazione.
(Un mio amico studia estetica a Bologna, segue L. Anceschi, seguì una conferenza nella quale si iniziava a inquadrare il web come lo sviluppo della nostra coscienza collettiva attraverso il mezzo della tecnica: si sta rappresentando sempre di più il nostro mondo reale con uno virtuale. La rappresentazione, il ponte simbolico, è alla base di quest'evoluzione).

Detto questo, cavalcata l'onda empatica della rete forse anche sgorgata dalla visione di toccanti immagini di vecchiette che s'affacciano spaesate dalle tende blu della prot. civile in vari paesi della piatta pianura emiliana (e i media e i giornali nel web sono maestri quanto a proposte fotografiche toccanti!), detto ciò sto diventando sempre più convinto del fatto che né l'opinione pubblica esisterà più né si potrà fermare quello che è il vociare del web: è veramente potente una cosa come internet. Pensateci: il 29.05 dopo pochissimi minuti dalla scossa avvertita ovunque noi del forum ci siam ritrovati qui a parlarne a condividere l'evento! Questi sono i canali della rete: che younghianamente possono essere davvero definiti la 'rappresentazione della coscienza collettiva'. Twitter ha già dei grafici dove si traccia l'andamento dei post positivi/negativi durante i giorni e in base a catastrofi o celebrazioni le curve si alzano.
Grillo io lo butto dentro a tutto questo: vede nell'internet l'iper-democrazia-diretta.
Non vede che internet però asseconda l'assunto: ''la libertà ci ha fottuti'.


Pur avendo combattuto crociate retoriche e farsesche in età liceale contro la sub-cultura dei social network e del web, mi sto sempre più convincendo del fatto che 'la direzione intrapresa' sia questa.
Ma non a livello locale, nazionale o dell'''Occidente'', essendo l'''Occidente'' il mondo intero la direzione intrapresa è a livello planetario.
Dal villaggio turistico in Namibia dove bimbi afrikaans condividono foto su fb [200km più a nord intanto in un villaggio i bimbi muoiono di fame] all'ultimo hipster di Londra, fino in Australia e oltre.

Estendendo ulteriormente la mia tirata -ma solo mia mi sa (mi faccio prendere dal discorso e prendo appunti  :P)- osservo come alcune culture e civiltà umane nel mondo conoscano cose come intercomunicazione, coscienza collettiva e altre forme di connessione senza l'uso del mezzo, dello strumento: che è la tecnica (l'I-phone ecc)..


Tornando all'Itali(etta), vado a leggere Sette che Rizzo intervista Grillo e vediamo cosa salta fuori.  ;D



Chiuso OT.


Tornando alla meteo: Ora da amare oggi: è arrivata a mezzogiorno e spira forte. Grazie Ora.  :D :D

Scusa Enrico, mi sono permesso di evidenziare una tua frase perchè mi interesserebbe sapere con esattezza quale argomentazione del giornalista tu non condividi. E invece dopo che esprimi il tuo dissenso, anzichè puntuali argomentazioni volte a supportare tesi alternative a quelle che non condividi (ma, ripeto, quali?) sono "costretto" a leggere vaghe sortite intellettuali sul rapporto fra internet, la coscienza collettiva e la politica, questioni certamente interessanti ma che si trasformano in chiacchiere impalpabili se presentate nella forma di una discussione forumistica.
Se si vuole discutere puntualmente di qualcosa, dobbiamo fare un po' di chiarezza e concentrarci sull'articolo postato dal pippo: in particolare, il giornalista sostiene che i motivi per i quali si vorrebbero eliminare i festeggiamenti per l'anniversario del referendum pro Repubblica sono ideologici e demagogici. Si è rispolverata la mancata celebrazione della festa in occasione del terremoto in Friuli del 1976 omettendo le palesi differenze che connotano l'evento in corso rispetto a quello passato: i morti sono stati in quell'occasione molto numerosi, il clima internazionale era diverso (si era sotto l'influenza della guerra fredda). Per questo, "l'argomento del risparmio con conseguente trasferimento delle risorse è illogico" e come se non bastasse esiste una norma secondo cui la presenza dei militari nelle zone terremotate è prevista solo quando la Protezione Civile non riesce a far fronte all'emergenza, il che non sta fortunatamente avvenendo.
Il giornalista non sta affatto condannando l'intero mondo di internet nè sta mettendo in discussione l'utilità di internet come strumento di comunicazione di massa. La sua critica è circostanziata e anche la tua risposta, Enrico, dovrebbe esserlo altrettanto. E' indicativo il suo riferimento ai "due virus" che stanno infettando il mondo virtuale poichè questo ci fa capire come non sia affatto implicita nella sua argomentazione la condanna generalizzata di quel mondo: di solito infatti ci si preoccupa dei virus per riportare salute ad un corpo "attaccato" dalla malattia e non per connotare negativamente il corpo stesso.
I due virus in questione sono appunto l'eccessiva semplificazione delle informazioni che sfocia nella disinformazione e l'ideologismo senza confronto e senza limiti: questo mix porta allo sviluppo di una propaganda politica in cui non figurano idee su cui è lecito un dibattito responsabile ma vere e proprie "pietre" ideologiche che vengono scagliate senza che sia possibile un confronto. 
www.meteomollaro.it 

Il 28 dicembre 2020 verrà festeggiato come il 25 Aprile della meteorologia trentina. Amen.

Thomyorke

Citazione di: MrPippoTN il Sab 02 Giugno, 2012, 15:18:54
Troppa fiducia nella Rete, ragazzi. Troppa. L'esperienza ti farà ricredere, Enrico, te l'assicuro. Io sono sempre stato una specie di nerd entusiasta dell'Internet e della rivoluzione tecnologica e mediatica che questo potente mezzo ha scatenato negli ultimi anni, ma ultimamente sto imparando a conoscerne i molteplici lati oscuri. Onestamente ho un'enorme diffidenza nei confronti del feticcio della "democrazia dal basso" legato alla Rete e tanto sbandierato da Beppe Grillo & company... Considerando il fatto che questo potentissimo mezzo dà a chiunque la possibilità di esprimere un parere in merito a qualsiasi cosa, l'esperienza quotidiana (che di fatto spesso si traduce in ore ed ore di cazzeggio su Facebook) mi ha portato a convincermi che la stragrande maggioranza del popolo degli internauti non è culturalmente attrezzata per esprimere un parere autorevole in merito a questioni che spesso presuppongono un grado molto elevato di conoscenza.

Esempio pratico. Se facessimo votare su Internet il trattamento da riservare a un assassino o ad un pedofilo, molto probabilmente - sull'onda di meccanismi di emotivi del tutto simili a quelli studiati in sociologia nel descrivere le dinamiche di comportamento di una massa - vincerebbero opzioni del tipo "pena di morte", piuttosto che "castrazione chimica". A me sta roba fa paura, te lo dico, perché non tiene conto di quali possano essere le problematiche psicologiche che scatenano il demone della follia in un essere umano... Esperienze, patologie, traumi. Per dire... poco più di un mese fa, a Rovereto, un mio conoscente, in cura da anni, in preda ad un raptus omicida ha accoltellato a morte il sagrestano di una chiesa. Naturalmente la notizia è balzata all'onore delle cronache locali sconvolgendo un'intera comunità, che per giorni non ha parlato d'altro nei bar e nelle piazze (comprese quelle virtuali). Ebbene, secondo me non si possono buttare nel cesso secoli di studi di psichiatria e criminologia e sperare di risolvere problemi di questo tipo lasciando che la plebe decida a maggioranza che fare di questi personaggi. La massa non vuole giustizia, ha solo sete di vendetta e i media non fanno altro che spettacolarizzare questi eventi (Avetrana docet, ma anche Cogne, Perugia etc).

Sottoscrivo tutto. La democrazia non deve essere confusa con la demagogia. Il grillismo, prendendosela con quelli che vengono indicati come "politici di professione" e pretendendo di sostituirli con "la gente comune" crede di migliorare la democrazia per il fatto di riempire il concetto con una percentuale più elevata di "popolo". Ma non è che se si aggiunge zucchero al gelato esso diventerà più buono nonostante ci sia un senso di "buono" e "dolce" per cui è lecito affermare che il gelato è buono perchè è dolce. Allo stesso modo, sebbene si possa dire che la democrazia è una buona forma di governo perchè permette al popolo di esprimersi, non si ottiene una democrazia migliore se ad un governo competente si sostituisce un governo semplicemente "più popolare". 
www.meteomollaro.it 

Il 28 dicembre 2020 verrà festeggiato come il 25 Aprile della meteorologia trentina. Amen.

ste77

Citazione di: Thomyorke il Sab 02 Giugno, 2012, 14:31:42
Citazione di: MrPippoTN il Sab 02 Giugno, 2012, 14:27:00
Citazione di: Thomyorke il Sab 02 Giugno, 2012, 14:25:34
tornando alla meteo, ci aspetta un lunedì da leoni...








Oro, non c'è niente di meglio di godersi un bel weekend di sole e caldo e vedere che per una volta il tempo contribuisce a rendere meno pesante il rientro al lavoro dopo un ponte. Spero che gli utenti della biblioteca se ne stiano tutti a casa, lunedì!!! :D

A scuola ci sarebbe la giornata dello sport. Inutile dire che il rinvio è dato al 99% ;D...spero che i modelli rincarino il passaggio. Voglio sentir cantare le grondaie...

Peccato che il clou ancora una volta sia di notte, con meno energia per i temporali ma soprattutto mentre dormo!
sono cosciente di abitare dalla parte sbagliata delle Alpi
MeteoCalliano

ste77

Citazione di: Thomyorke il Sab 02 Giugno, 2012, 15:50:09
Citazione di: MrPippoTN il Sab 02 Giugno, 2012, 15:18:54
Troppa fiducia nella Rete, ragazzi. Troppa. L'esperienza ti farà ricredere, Enrico, te l'assicuro. Io sono sempre stato una specie di nerd entusiasta dell'Internet e della rivoluzione tecnologica e mediatica che questo potente mezzo ha scatenato negli ultimi anni, ma ultimamente sto imparando a conoscerne i molteplici lati oscuri. Onestamente ho un'enorme diffidenza nei confronti del feticcio della "democrazia dal basso" legato alla Rete e tanto sbandierato da Beppe Grillo & company... Considerando il fatto che questo potentissimo mezzo dà a chiunque la possibilità di esprimere un parere in merito a qualsiasi cosa, l'esperienza quotidiana (che di fatto spesso si traduce in ore ed ore di cazzeggio su Facebook) mi ha portato a convincermi che la stragrande maggioranza del popolo degli internauti non è culturalmente attrezzata per esprimere un parere autorevole in merito a questioni che spesso presuppongono un grado molto elevato di conoscenza.

Esempio pratico. Se facessimo votare su Internet il trattamento da riservare a un assassino o ad un pedofilo, molto probabilmente - sull'onda di meccanismi di emotivi del tutto simili a quelli studiati in sociologia nel descrivere le dinamiche di comportamento di una massa - vincerebbero opzioni del tipo "pena di morte", piuttosto che "castrazione chimica". A me sta roba fa paura, te lo dico, perché non tiene conto di quali possano essere le problematiche psicologiche che scatenano il demone della follia in un essere umano... Esperienze, patologie, traumi. Per dire... poco più di un mese fa, a Rovereto, un mio conoscente, in cura da anni, in preda ad un raptus omicida ha accoltellato a morte il sagrestano di una chiesa. Naturalmente la notizia è balzata all'onore delle cronache locali sconvolgendo un'intera comunità, che per giorni non ha parlato d'altro nei bar e nelle piazze (comprese quelle virtuali). Ebbene, secondo me non si possono buttare nel cesso secoli di studi di psichiatria e criminologia e sperare di risolvere problemi di questo tipo lasciando che la plebe decida a maggioranza che fare di questi personaggi. La massa non vuole giustizia, ha solo sete di vendetta e i media non fanno altro che spettacolarizzare questi eventi (Avetrana docet, ma anche Cogne, Perugia etc).

Sottoscrivo tutto. La democrazia non deve essere confusa con la demagogia. Il grillismo, prendendosela con quelli che vengono indicati come "politici di professione" e pretendendo di sostituirli con "la gente comune" crede di migliorare la democrazia per il fatto di riempire il concetto con una percentuale più elevata di "popolo". Ma non è che se si aggiunge zucchero al gelato esso diventerà più buono nonostante ci sia un senso di "buono" e "dolce" per cui è lecito affermare che il gelato è buono perchè è dolce. Allo stesso modo, sebbene si possa dire che la democrazia è una buona forma di governo perchè permette al popolo di esprimersi, non si ottiene una democrazia migliore se ad un governo competente si sostituisce un governo semplicemente "più popolare".

Mah punti di vista...forse il grillismo non è contento della classe politica attuale e tenta di costruirne una nuova, magari creata dal basso e non scelta da 50 persone che detengono tutto il potere politico. Se il gelato è marcio si tenta di farne uno nuovo.
Per curare un tumore alle volte ci vuole o si tenta con la chemioterapia. Certo se il tumore non c'è o si poteva curare in altro modo può essere un errore che crea ancora problemi maggiori.
Ma tutto è criticabile e affetto da pareri soggettivi.

Per quanto riguarda Intenet e la rete...boh io ci dò il peso giusto come lo dò alla stampa o alla tv! Tento solo di osservare i fatti e vivere la mia vita!


sono cosciente di abitare dalla parte sbagliata delle Alpi
MeteoCalliano

Heinrich

Allora, vado con ordine.  :P
Non ho proceduto oltre nella mia critica al giornalista perché non c'è obiettivamente niente da dire contro: quel che dice è coerente e vero. Son io che ho scritto tutto d'un fiato e ho lasciato quella frase sospesa. L'unica argomentazione a sfavore, sulla rete, l'ho vagheggiata (sic!) e accennata alla intellettualoide. E l'ho quindi accennata pure male: uscirò dai vagheggiamenti quando dovrò scrivere di più. ::)

Ma venendo all'accenno che ho fatto mi allaccio a quel che mi dice Pippo. Vorrei rendere chiaro che la mia non è una presa di posizione affermativa e positiva nei confronti dell'internet e dei suoi usi potenziali e non sono nemmeno un fermo reazionario preoccupato dall'espansione e dal radicamento del web in ogni piega del nostro vivere.
Sto guardando [di notte] i fatti [accaduti durante il giorno  ;D] non ho una posizione (più). L'avevo: ed ero -in modo autoreferenziale- contro questa spropositata facilità del e fiducia per il mezzo.



Ora circostanziamo un poco: il giornalista è vero non attacca l'internet in sé ma quei ''due virus'' che nei canali comunicativi della rete emergono maggiormente. Però perché è così facile lo sviluppo di una non-informazione e di una non-conoscenza? E' qui che si allacciava la mia esposizione pessima e vagheggiata sul cosa fosse 'davvero' il web: sono ''virus'' che nascono da una delle caratteristiche portanti della rete e cioè la sua velocità.
Affinché un messaggio (siamo all'interno di un canale comunicativo) sia veloce alla comprensione e alla ricezione il contenuto viene depauperato o pure corrotto. (Sullo stesso concetto si muovono i ''memes'' che spopolano nella sub-cultura ormai, nuclei semi-cognitivi con informazioni preconfezionate)
E in questo rapporto inversamente proporzionale fra conoscenza e velocità ci cascano di mezzo tutte quelle chiacchiere che un tempo venivano comodamente lasciate ai bar le sere, senza biasimo né mancanza di rispetto per i bar. E' qui che citavo lo scrittore francese con ''la libertà ci ha fottuti'': ora pure la 'chiacchiera da bar' o la chiacchiera di 'chi dà solo aria alla bocca' ha credito!
In sostanza, senza la fatica dell'apprendimento non c'è possibilità di instaurare riflessione e confronto, c'è solamente retorica della peggior specie. E non si è lontani dall'aver dato una definizione di che cosa sono i mass media -soprattutto ora nel web-
E' questo che biasimavo al giornalista: non può aspettarsi altro dal web.
Se volessimo sublimare e connotare ideologicamente il mio discorso è un po' come dire: ''non ci si può aspettare altro dalla massa''. Questo penso che lo sappia il giornalista e penso pure che un giornalista sappia benissimo con quali artifici si muovano i media che amplificano voci e 'chiacchiere da bar' come queste per muovere da una parte o dall'altra gli umori delle masse.

Girano già vignette e immagini su facebook da 4000 condivisioni e centinaia di 'like' contro la parata del 2 giugno ecc... ::)
Tutto ciò per dire che andremo verso l'oclocrazia o peggio.... verso l'età post-democratica.

Vlad

Citazione di: ste77 il Sab 02 Giugno, 2012, 13:51:40
comunque oggi ho appurato che le temperature di meteotrentino vengono fatte in maniera automatica.
Per lunedì mette estremi 19/20.
A giugno una escursione di 1 grado? Se si avvera mi faccio prete...

Sulla festa della Repubblica la mia opinione è la stessa da sempre...cioè è la festa della non Repubblica sempre che l'Italia lo sia veramente mai stata...ma sono opinioni personali.....è un po' come Babbo Natale non esiste ma si festeggia lo stesso!

Ma per chi ci crede credo sia giusto che venga fatta come tutti gli anni

Ste, non e l'unico che mette solo 1 grado di escursione....anche ilmeteo mette solo 1 grado per lunedi...vedremmo...

korn

ammetto che sono interessanti e nuovi x me i temi che trattate ma quanta filosofia e parole, si parla di democrazia (ma c'è in Italia?) quando servirebbe solo un po di semplicità x il popolo ignorante che, se non ve ne rendete conto perchè non lo vivete in prima persona, è in un momento critico e prossimo ad una rivoluzione che mi auspico ci sia per una crescita successiva, non credo sia demagogia avere il vomito da tutte le spese inutili e superflue che mi circondano e ci vengono caricate addosso

tornando alla meteo giornata di Ora gagliarda oggi e media integrale da piena estate

sarth

Citazione di: korn il Sab 02 Giugno, 2012, 19:32:53
ammetto che sono interessanti e nuovi x me i temi che trattate ma quanta filosofia e parole, si parla di democrazia (ma c'è in Italia?) quando servirebbe solo un po di semplicità x il popolo ignorante che, se non ve ne rendete conto perchè non lo vivete in prima persona, è in un momento critico e prossimo ad una rivoluzione che mi auspico ci sia per una crescita successiva, non credo sia demagogia avere il vomito da tutte le spese inutili e superflue che mi circondano e ci vengono caricate addosso

tornando alla meteo giornata di Ora gagliarda oggi e media integrale da piena estate

mi trovo completamente d'accordo

oggi per me lavoro in cantiere, altro che festeggiamenti, il popolo bue ha ben poco di che festeggiare, deve pensare a lavorare più che può e un qualsiasi momento vista l'aria che tira (e le pretese fiscali assurde...)

così mi sono goduto caldo, polvere e sudore a manetta, almeno questo come piace a me e al mio fisico vecchiotto  ;D
mi piace l'estate e il suo caldo, tanto quanto l'inverno e la neve  8-)

buona serata

Solandro


MrPippoTN

#104
Citazione di: sarth il Sab 02 Giugno, 2012, 20:18:12
Citazione di: korn il Sab 02 Giugno, 2012, 19:32:53
ammetto che sono interessanti e nuovi x me i temi che trattate ma quanta filosofia e parole, si parla di democrazia (ma c'è in Italia?) quando servirebbe solo un po di semplicità x il popolo ignorante che, se non ve ne rendete conto perchè non lo vivete in prima persona, è in un momento critico e prossimo ad una rivoluzione che mi auspico ci sia per una crescita successiva, non credo sia demagogia avere il vomito da tutte le spese inutili e superflue che mi circondano e ci vengono caricate addosso

tornando alla meteo giornata di Ora gagliarda oggi e media integrale da piena estate

mi trovo completamente d'accordo


Solo per curiosità: quando parlate di rivoluzione come vi ponete nei confronti di queste persone?

Scontri a Trento

Ve lo chiedo perché secondo me questi individui, per quanto brutti sporchi e disagiati agli occhi della gente perbene, sono gli unici che nella loro ingenua voglia di cambiare il mondo traducono in fatti il punto di vista di tutti coloro che dicono che non se ne può più con gli sprechi e le diseguaglianze sociali. Questo perché tendenzialmente la gente comune si limita a sfogarsi su Internet mentre questi, quando c'è l'occasione di farsi sentire davvero dai politici, vanno ad affrontarli e a contestarli di persona, facendo su il cesso che a rigor di logica bisognerebbe fare per essere coerenti con le proprie idee... Eppure c'è qualcosa che non quadra, in tutto questo. Io stesso non condivido i loro metodi (perché li trovo inutilmente provocatori), e tuttavia non capisco perché quando questi scendono in piazza per portare avanti delle ragioni che mi sembrano largamente condivise, tac: iniziano a fioccare le condanne anche da parte di quelli che su Internet scrivono che i politici sono tutti ladri e andrebbe messa una bomba in parlamento... L'idea che mi sono fatto è che, in Italia, si fanno troppe CHIACCHIERE e pochi FATTI. O forse c'è la consapevolezza del fatto che purtroppo non si può pretendere di risolvere queste ingiustizie senza il ricorso alla forza, c'è poco da fare. Solo che il prezzo da pagare, una volta intrapresa la via dello scontro, è un inevitabile tributo di sangue. E, signori, lo vogliamo davvero? Io per il momento no: per me non ne vale la pena ed per questo che dico che forse facciamo ancora in tempo ad abbassare i toni, anche e soprattutto su Internet (non ce l'ho con voi, adesso sto parlando di Facebook).

Insomma, io proprio non riesco più ad entrare in sintonia con chi auspica una qualche forma di rivoluzione, perché secondo me si rischia di ritrovarsi catapultati in un contesto ancora peggiore di quello attuale. Poi, per carità, sono pienamente consapevole che la classe politica in questo momento sembra lavorare solo per conservare i propri privilegi e andrebbe decisamente spazzata via, ma il punto è che a me fa più paura il clima di tensione che si sta venendo a creare a furia di fomentare odio e populismo.

In altre parole secondo me è ora di piantarla di mettere Napolitano sullo stesso piano di Scilipoti, bollare la Festa della Repubblica come inutile sperpero di denaro, etc. Ultimamente si ha la tendenza a dare un po' troppa corda agli agitatori delle masse che, una volta indossati i panni del messia, semplificano tutto e sembrano sempre pronti ad estrarre dal cilindro la soluzione ad ogni problema. Ma chi vogliono incantare? Già visto, già vissuto. Sì, sto parlando anche e soprattutto di Grillo.

Che poi per carità... gli sprechi ci sono, è innegabile, ma io ho i miei dubbi che eliminandoli si risollevi il Paese. Certo, sarebbe eticamente auspicabile partire da lì, ma è ovvio che nessuno ha voglia di rinunciare alla propria fetta di privilegi, e questo vale dal più esoso tra i politici al più pezzente tra i lavoratori a progetto. Il vero problema è che secondo me in questo momento non esiste un solo politico in grado di risolvere questo bordello, perché non è un problema di Italia, è l'economia mondiale che fa acqua da tutte le parti. Il sistema non regge più, è fallimentare perché si fonda su troppe ingiustizie: così come in Italia esistono degli squilibri scandalosi tra gente comune e classe politica, nel mondo esistono squilibri altrettanto scandalosi tra Occidente e Terzo Mondo. E i nodi stanno venendo al pettine tutti di colpo perché il Terzo Mondo, demograficamente, spinge. Per quanto mi riguarda se si vuole sopravvivere bisogna innanzi tutto gettare un po' acqua sul fuoco, se no qua va a finire che scoppia una terza guerra mondiale. Ecco perché dico basta polemiche inutili, basta demagogia, basta scontri... non portano a nessuna parte. Tra quindici giorni la Grecia potrebbe uscire dall'eurozona facendo letteralmente a pezzi il nostro sistema monetario e a quel punto l'intero continente potrebbe ritrovarsi in ginocchio, con pesanti ripercussioni sul'economia reale... in un simile scenario ci si salva solo se si riescono a riscoprire valori positivi, quali unità, solidarietà, empatia tra cittadini, tra nord e sud, tra classi sociali, tra giovani e anziani, tra lavoratori e disoccupati, tra italiani e stranieri e così via.

Invece, in questo momento la stragrande maggioranza della gente è accecata dalla rabbia e cerca solo un capro espiatorio tanto per potersela prendere con qualcuno: la politica, l'attentatore di Brindisi, l'Unione Europea, le banche, la sfilata del 2 Giugno, la visita del Papa a Milano... Mah. Ci stiamo dividendo i branchi e di questo passo rischiamo solo di scatenare una pericolosa stagione di scontri fratricidi. Tra l'altro, come se non bastasse, qui da noi ci si è messo di mezzo pure il terremoto perché noi italiani non ci facciamo mancare mai niente. Ma al di là della sfiga, io ho idea che il sistema stia collassando semplicemente perché non funziona più, e in un simile contesto bisogna far di tutto per mantenere la calma, tenersi stretto quel poco che si ha e prepararsi al peggio. Stiamo vivendo da troppi anni al di sopra delle nostre possibilità e per me da una situazione di questo tipo si esce solo in due modi: o con la violenza, o mettendo profondamente in discussione l'attuale sistema economico, e di conseguenza i nostri attuali standard di benessere.

La mia generazione, del resto, ci è già abituata: io ad esempio vengo da una famiglia agiata ma faccio parte di una categoria di lavoratori precari che campano da anni con poco più di 1000 euro al mese, ne spendono 500 di affitto e non riescono a mettere via un centesimo. E tuttavia proprio non riesco a provare invidia nei confronti dei politici o del Papa, anzi: giuro che non vorrei mai essere nei loro panni. Se vi faccio vedere il mio CUD vi mettete tutti a ridere, eppure ogni giorno trovo qualcuno che mi dice "tu non puoi capire". Cos'è che non posso capire? Economicamente, con tutta probabilità, io sono quello messo peggio, qua dentro. Ma non me la meno più di tanto, perchè sono perfettamente consapevole che siamo tutti indebitati fino al collo ed è tempo di mettersi nell'ordine delle idee che è finita la pacchia, non torneremo mai ad avere i livelli di benessere di qualche anno fa, dobbiamo solo abituarci a vivere in maniera più sobria, cercando la felicità al di fuori del consumismo perché siamo troppo schiavi del denaro. Questa classe politica alle prossime elezioni verrà spazzata via di sicuro, ma sono certo che non emergerà nessuno capace di risolvere a breve 'sto disastro economico e sociale con un colpo di bacchetta magica. Per cui ripeto: per me non ci resta che rivoluzionare i nostri standard economici e soprattutto mentali, perché quando saremo tutti un po' più poveri e pieni di incertezze sul futuro, se non la pianteremo con tutta questa voglia di metterci gli uni contro gli altri faremo davvero una brutta fine.