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Ozono, a marzo buco record

Aperto da MrPippoTN, Ven 08 Aprile, 2011, 10:14:23

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MrPippoTN

http://www.repubblica.it/ambiente/2011/04/05/news/ozono_polo-14511507/

Ozono, a marzo buco record
Colpa di clima e inquinanti

Allarmanti rilevamenti dell'Agenzia spaziale europea: lo strato che ci protegge dai raggi ultravioletti mai così sottile dal 1997. L'Organizzazione mondiale meteorologica denuncia il persistere nell'atmosfera delle sostanze chimiche novice




Guai ad abbassare la guardia nella lotta contro il buco nell'ozono. Gli ultimi rilevamenti satellitari indicano a marzo "una diminuzione record dei livelli di ozono sul settore euro-atlantico dell'emisfero nord" del Pianeta. Detto in altri termini, si è avuta quella che l'Esa, l'agenzia spaziale europea 1, definisce una "perdita record di ozono sull'Artico" con livelli scesi ai minimi dal 1997. Come è noto questo gas costituisce uno strato in grado di proteggere gli organismi viventi dalle radiazioni ultraviolette nocive del sole ma l'utilizzo di una serie di sostanze chimiche, e in particolare i clorofluorocarburi, negli anni passati ne ha assottigliato fortemente la consistenza. Grazie alla messa al bando di queste sostanze decisa con il Protocollo di Montreal del 1987, il buco nel corso degli anni si è andato gradualmente riducendo, fino all'imprevista frenata delle scorse settimane.     

Le interpretazioni sui motivi della controtendenza sono però almeno in parte divergenti. Secondo l'Esa la colpa è di "insoliti forti venti, conosciuti come 'vortici polari'". Sarebbero questi vortici ad aver determinato la perdita record di ozono. Praticamente, spiega l'Esa, al Polo Nord "si sono create condizioni simili a quelle che si determinano ogni inverno al Polo Sud". Le temperature della stratosfera nel circolo polare artico cambiano di inverno in inverno, ma "l'anno scorso temperature e quantità di ozono
sopra l'Artico sono state piuttosto elevate", come non accadeva dal 1997.

Adesso gli scienziati sono al lavoro per cercare di capire perché gli inverni di questi due anni sono stati così caldi e "se questi eventi casuali sono statisticamente collegati ai cambiamenti climatici globali". Il danno potrebbe non essere però irreparabile. Secondo Mark Weber, dell'università di Brema, "molti studi mostrano come la circolazione" delle correnti nella stratosfera nell'emisfero nord "in futuro potrà aumentare e, di conseguenza, molto più ozono potrà essere trasportato dai tropici a latitudini più elevate e ridurne la perdita". Nel frattempo, però, "nei decenni a venire continueranno ad esserci forti perdite chimiche di ozono nel corso di inverni artici eccezionali".

Diversa l'intepretazione dei dati dell'Omm, l'Oorganizzazione mondiale meteorologica. La distruzione, per l'agenzia scientifica che fa capo alle Nazioni Unite, è dovuta alla persistenza nell'atmosfera di sostanze nocive e ad un inverno molto freddo nella stratosfera. "Se l'area priva di ozono si muove via dal Polo verso latitudini più basse c'è da temere una maggiore radiazione ultravioletta nel corso della prossima stagione", avverte l'Omm. I pericoli sono legati soprattutto a maggiore incidenza di tumori nella pelle e guasti al sistema immunitario. Le zone più a rischio sono Canada, Russia e Alaska.

(La Repubblica. 05 aprile 2011)

MrPippoTN

http://www.corriere.it/cronache/11_aprile_07/caldo-record-aosta-bel-tempo-tutta-italia_ecd04978-6124-11e0-9e67-aae4bf36a1a3.shtml

A punta Hellbronner, a 3.462 metri sul Monte bianco, non si va sotto i due gradi
Valle d'Aosta, caldo record: toccati i 30°
Bel tempo su tutta Italia fino a domenica
Le stazioni sciistiche costrette ad anticipare la chiusura. Lo zero termico sale a oltre 4 mila metri di quota

A punta Hellbronner, a 3.462 metri sul Monte bianco, non si va sotto i due gradi

Valle d'Aosta, caldo record: toccati i 30°
Bel tempo su tutta Italia fino a domenica


Le stazioni sciistiche costrette ad anticipare la chiusura. Lo zero termico sale a oltre 4 mila metri di quota


MILANO - Trenta gradi ad Aosta nel pomeriggio di oggi e zero termico sulle montagne valdostane ad oltre 4.000 metri di quota. È caldo 'record' in questi giorni in Valle d'Aosta dove l'inverno sembra aver definitivamente lasciato il passo alla bella stagione. Secondo i dati diffusi dall'ufficio meteo regionale, le temperature elevate sono il risultato del perdurare dell'anticiclone, che proseguirà ancora per qualche giorno.

CALDO IN QUOTA - Dal 20 marzo ad oggi sono stati registrati 2 gradi in più sulla media stagionale nel fondo valle, 3 gradi in più in media montagna e 4 gradi in più in alta montagna. Sempre oggi le temperature hanno raggiunto i 22 gradi a Courmayeur (Dolonne), i 9 gradi a Valtournenche (Cime Bianche, 3.100 metri) e i 2 gradi a punta Hellbronner (3.462 metri). A causa del caldo alcune stazioni sciistiche, tra cui Pila, hanno anticipato la chiusura degli impianti originariamente prevista il 25 aprile.

LE PREVISIONI - Non è solo la Valle d'Aosta a fare registrare temperature superiori alle medie di questo periodo. E le previsioni meteo parlano di un'Italia con il bel tempo anche per la giornata di venerdì e per il weekend, con l'eccezione di qualche rovescio annunciato nella giornata di sabato per l'aera appenninica tra Umbria, Marche e Abruzzo. Secondo MeteoGiornale.it, quelle di giovedì e venerdì dovrebbero essere le giornate più calde al Nord e al Centro Italia, mentre sabato e domenica si respirerà aria d'Estate anche al Sud e nelle Isole. Sui litorali, per via della brezza, farà un po' meno caldo. C'è anche un altro elemento che va considerato: l'instabilità diurna. Venerdì il vivace riscaldamento determinerà la formazione di nubi torreggianti in vicinanza dei rilievi su dorsale appenninica e le Alpi di ponente. Potrà scapparci qualche piovasco in Piemonte, Abruzzo, nel Lazio e nelle zone confinali tra Calabria e Basilicata. Ma si risolverà tutto rapidamente. (Fonte: Ansa e MeteoGiornale.it)


07 aprile 2011