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Nowcasting febbraio 2022

Aperto da Lorenz1982, Mar 01 Febbraio, 2022, 07:55:43

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Giacomo da Centa

Ciao, sempre sulla nevicata dell'altro giorno: a rivedere dove ha accumulato in val d'Adige vien da dire che il nostro santo protettore sia il Soprasasso. Alcune idee che ho postato su Facebook ieri.

Nella prima foto (limite nord) si vede l'accumulo fermarsi a Zambana. Più a nord, in Rotaliana, zero neve: in questo senso potrebbero aver giocato un ruolo i venti in uscita dalla stretta di Salorno e/o dalla Rocchetta che, per effetto Venturi (esempio: stringere l'uscita di una gomma dell'acqua per aumentare il getto) si velocizzano. La colonna d'aria resta così rimescolata, disperdendo molto il raffreddamento dovuto all'assorbimento di calore latente di fusione della neve (i fiocchi, fondendosi, tenderebbero infatti a portare la temperatura dell'aria verso gli 0°. Il fenomeno - il calo progressivo a 0° - tuttavia riesce a manifestarsi soprattutto in colonne di aria quieta). Aria quieta che invece c'è nel tratto vallivo ben incassato e ampio, senza sbocchi di valli secondarie, da Trento a Lavis.



Nella seconda foto, a sud, si nota invece Mattarello e l'aeroporto privi di neve. In questo caso potrebbero aver giocato dei ruoli la traslazione dell'isola di calore cittadina, i venti di caduta da nord o dalla sella di Vigolo (scirocco in Valsugana). L'aria in moto discendente, infatti, tende a riscaldarsi (+1°/100 m) e ad asciugarsi, risultando quindi deleteria per gli accumuli nevosi.



Le mie sono solo supposizioni, se qualcuno ha altre ipotesi...ben vengano!


Flavioski

Citazione di: Giacomo da Centa il Gio 17 Febbraio, 2022, 09:16:57
Ciao, sempre sulla nevicata dell'altro giorno: a rivedere dove ha accumulato in val d'Adige vien da dire che il nostro santo protettore sia il Soprasasso. Alcune idee che ho postato su Facebook ieri.

Nella prima foto (limite nord) si vede l'accumulo fermarsi a Zambana. Più a nord, in Rotaliana, zero neve: in questo senso potrebbero aver giocato un ruolo i venti in uscita dalla stretta di Salorno e/o dalla Rocchetta che, per effetto Venturi (esempio: stringere l'uscita di una gomma dell'acqua per aumentare il getto) si velocizzano. La colonna d'aria resta così rimescolata, disperdendo molto il raffreddamento dovuto all'assorbimento di calore latente di fusione della neve (i fiocchi, fondendosi, tenderebbero infatti a portare la temperatura dell'aria verso gli 0°. Il fenomeno - il calo progressivo a 0° - tuttavia riesce a manifestarsi soprattutto in colonne di aria quieta). Aria quieta che invece c'è nel tratto vallivo ben incassato e ampio, senza sbocchi di valli secondarie, da Trento a Lavis.



Nella seconda foto, a sud, si nota invece Mattarello e l'aeroporto privi di neve. In questo caso potrebbero aver giocato dei ruoli la traslazione dell'isola di calore cittadina, i venti di caduta da nord o dalla sella di Vigolo (scirocco in Valsugana). L'aria in moto discendente, infatti, tende a riscaldarsi (+1°/100 m) e ad asciugarsi, risultando quindi deleteria per gli accumuli nevosi.



Le mie sono solo supposizioni, se qualcuno ha altre ipotesi...ben vengano!



Quello della traslazione dell'isola di calore cittadina penso sia un dato di fatto (purtroppo per me, visto che nel 90% delle nevicate il vento al suolo arriva da N) e soprattutto con le temperature al limite temo abbia il suo bel peso, al netto degli altri fattori; è un fatto che noto anche in assenza di prp guardando la mappa delle temperature: se c'è debole ventilazione da S infatti spesso le mie temperature sono simili se non inferiori rispetto a Gardolo e Lavis, e questo accade soprattutto nelle normali giornate serene a partire dal tardo pomeriggio e nella prima serata, poi solitamente dalla tarda serata e di notte poco o tanto si attivano le brezze di monte da N e alla fine al mattino mi ritrovo con 1 o 2°c di minima in più rispetto alla zona nord, c'è poco da fare.

Riguardo a Mattarello l'ipotesi delle correnti in uscita dalla Valsorda credo sia valida e anche un'arma a doppio taglio, nel senso che con le temperature al limite l'effetto favonico può essere effettivamente deleterio, ma è anche vero che con temperature buone gli accumuli in quella zona sono spesso ottimi probabilmente per via di un certo "spill-over" dalla Valsugana di cui tu stesso avevi parlato tempo fa se non ricordo male, soprattutto se le correnti girano più da SE (vedi ad esempio il 28 dicembre 2005 o il 27 gennaio 2006, i primi casi che mi vengono in mente anche se non sono recentissimi).

Poi va detto che ad esempio nel famoso 11 marzo 2004 a Mattarello nevicava alla grande mentre a Romagnano diluviava (ad Aldeno però sinceramente non ricordo), e anche lì si trattava di nevicata al limite, però probabilmente ci saranno stati dei dettagli diversi dall'altro ieri che in quel caso fecero la differenza.

Altra cosa che ho notato è che nei pressi dei conoidi alluvionali la quota neve tende ad abbassarsi rispetto alle aree circostanti, presumo per un semplice fatto "meccanico"; ad esempio già lunedì pomeriggio ad inizio prp guardando da Villazzano verso il Bondone sopra Ravina si vedeva la foschia nevosa scendere dalla Val Gola fino alla parte alta del sobborgo, mentre attorno la quota neve era di almeno 2 o 300 metri più alta se non di più, e a fine nevicata in effetti la parte alta del paese (soprattutto dalla chiesa in su) era ben imbiancata mentre sotto c'era poco o nulla, così come andando verso nord tipo a Belvedere, più o meno alla stessa altitudine di "Ravina alta".

Sono sempre molto interessanti comunque queste differenze microclimatiche, e ci si può rendere conto di quanto sia difficile una previsione della quota neve nelle situazioni al limite in un territorio così complicato come il nostro.

El Bonve

Riguardo zambana: io ho notato che nel caso di queste nevicate, che partono in pioggia per poi girare con il progressivo raffreddamento della parte bassa dela colonna, in genere qua gira e inizia ad accumulare prima che a nord, e secondo me a influenzare questa dinamica è l'ampiezza della valle, più stretta qui e quindi con minor volume d'aria da raffreddare, a parità di precipitazioni.

L'altroieri è stato un caso un po' estremo comunque, mai vista una roba così. Son partito da casa che nevicava a larghe falde in maniera spettacolare, a nave già c'era solo un cm e mezzo, poi sulla retta ha iniziato a venire mista. Guardando verso il fausior in quel tratto di strada si vedeva la netta distinzione tra il bianco da neve a sud e il grigio da pioggia a nord, come con la quota neve sui monti, ma con divisione in verticale. 

A mezzo qualche refolo c'era, ma solo occasionalmente, evidentemente però tanto bastava a non far accumulare anche se veniva spesso e volentieri neve pura in mattinata.
Modelli stamattina da depressione cosmica leopardiana.
Reading è da suicidio mentre GFS mostra la prima mappa decente (non precipitativa) a 360h.
Non dico altro.
Va bene GW, va bene sfigati, va bene comparto europeo, va bene la Cina, l'India, l'Africa e il Porco bip bip però cazzo dai.......................

(cit. , 1/12/2015)

AltoGardameteo

Anche secondo me, oltre all'innegabile influenza del vento (come ben spiegato da Giacomo), una fetta di influenza la ha anche l'ampiezza della valle e quindi il volume di aria da raffreddare col calore latente.

Cmq le due foto dall'alto fanno davvero impressione, più che altro perchè si passa da bianco abbastanza "bello pieno" al nulla assoluto nel giro di poche centinaia, se non decine, di metri.

elnino

#334
Credevo che il dato di precipitazione della mia stazione fosse sballato (53 mm, nuovo record per febbraio!), ma l'altra stazione a Ceola delle cantine Mezzacorona ha segnato 51 mm, quindi probabilmente non è lontano dalla realtà. Nessun'altra stazione in val di Cembra ha superato i 40 mm. Entrambi i pluviometri a Ceola non sono riscaldati, e forse questo ha limitato la sottostima fisiologica, ma non credo l'effetto sia così grande.

Piuttosto insolito vedere queste differenze in febbraio. Probabilmente si è creata una stretta linea di convergenza tra Ceola e la Rotaliana (Mezzocorona 55 mm, Roveré 60 mm!) al passaggio del minimo - purtroppo quando la neve era già girata in pioggia anche a Ceola.

Viste le circostanze è molto difficile stimare gli accumuli nevosi in val di Cembra: qualcuno ha notizie? Secondo mia mamma solo 10 cm, ma faccio fatica a crederci (anche perché odia la neve più di qualunque cosa  ;D )
Dati live Ceola di Giovo (Val di Cembra, 580m slm):
http://osservatorioceola.altervista.org

Lorenz1982

Presumibilmente anche il mio pluviometro con oggi ha finito di conteggiare la neve che era rimasta al suo interno, in totale sono precipitati 41,4mm, mensile 41,6, annuo 56,2.

Giornata pienamente soleggiata con poca nebbia prima dell'arrivo del sole, estremi -2,4°C / 8,6°C, media 1,9°C.

Attuale 0,6°C ur 91%, +0,8°C rispetto a ieri.


MeteoBorgo www.meteoborgo.it

Dati MeteoBorgo in tempo reale: www.meteoborgo.it/dati.html

Twitter: www.twitter.com/MeteoBorgo

Alessandro de Costa

E' una vecchia foto che ho postato ancora, dovrebbe essere del 4 gennaio 2014 dal Cornetto di Folgaria verso la val d'Adige e si vede una riga netta della neve tra Nomi e Volano senza nessuna spiegazione altimetrica



Flavioski

Aspettando il ritorno del föhn che per ora è rimasto alto (verso le 21 a Cavalese c'erano 10.3° e quasi 8° a Vason) a Trento Sud gli estremi odierni sono stati -0.8°/13.3° con nuova intensa brinata stamattina, e con mia parziale sorpresa la poca neve rimasta all'ombra ieri è restata al suo posto anche oggi e stasera verso le 19 era già bella croccante; in montagna invece nelle esposizioni a S il sole e l'aria mite hanno già fatto il loro sporco lavoro, meno per ora nei versanti più in ombra. Domani temo che non avremo scampo ma spero di sbagliarmi, stiamo a vedere.


Nelle foto il muro del föhn visibile verso nord questa mattina, i versanti NW e N di Marzola e Vigolana ancora ben innevati nel pomeriggio e la neve che ancora resiste nei prati in ombra, qui il parco Duca d'Aosta questa sera (scusate la scarsa qualità delle foto)




Giacomo da Centa

Ciao, la neve in fusione ha riempito la Valsugana di umidità. Riecco quindi la nebbia, che oggi si è alzata moltissimo rispetto ai giorni scorsi.

Stamattina era radente a casa mia, ecco un time lapse che ho fatto attrono alle 7.15-7.45.

Fra l'altro vedo che la nebbia fuoriesce anche fra Calisio e Marzola in val d'Adige.

Da notare come l'arrivo della nebbia (che è un lago di aria fredda) faccia crollare le temperature a Centa. Un po' come accade in val Padana con nebbie più sottili e vicine al suolo (arriva la nebbia, cala la temperatura).

Dopo carico il video, dal cell niente

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yakopuz

Citazione di: elnino il Gio 17 Febbraio, 2022, 21:45:38
Credevo che il dato di precipitazione della mia stazione fosse sballato (53 mm, nuovo record per febbraio!), ma l'altra stazione a Ceola delle cantine Mezzacorona ha segnato 51 mm, quindi probabilmente non è lontano dalla realtà. Nessun'altra stazione in val di Cembra ha superato i 40 mm. Entrambi i pluviometri a Ceola non sono riscaldati, e forse questo ha limitato la sottostima fisiologica, ma non credo l'effetto sia così grande.

Piuttosto insolito vedere queste differenze in febbraio. Probabilmente si è creata una stretta linea di convergenza tra Ceola e la Rotaliana (Mezzocorona 55 mm, Roveré 60 mm!) al passaggio del minimo - purtroppo quando la neve era già girata in pioggia anche a Ceola.

Viste le circostanze è molto difficile stimare gli accumuli nevosi in val di Cembra: qualcuno ha notizie? Secondo mia mamma solo 10 cm, ma faccio fatica a crederci (anche perché odia la neve più di qualunque cosa  ;D )

Ho i cognati a Sevignano ma non ci riescono proprio a misurare la neve, mi dispiace. Ho provato a educarli ma niente, poca la sottostimano tanta la sovrastimano.
Il futuro e' nel presente ... devi solo sapere dove e'

yakopuz

Oggi dopo le 17 collegatevi qui. https://aisam.eu/congresso-nazionale-aisam-2022/
Verso le 19 parlo della nostra associazione e del progetto Caritro.
17:00-17:30   Ed Hawkins – Citizen scientist volunteers for the digitation of old meteorological data: case studies from the UK.
17:30-17:45   Yuri Brugnara – Citizen science e machine learning: un progetto pilota applicato alla serie storica di Bolzano.
17:45-18:00   Alessandro Ceppi - Il Progetto ReData: una collaborazione UniMI - Meteo Network per la scansione e la digitalizzazione del Bollettino Meteorico Giornaliero dell'Ufficio Centrale italiano.
18:00-18:15   Daniele Cat Berro – Il ruolo dei volontari SMI per il recupero e la digitalizzazione di alcune tra le più lunghe serie storiche secolari italiane.
18:15-18:30 Matteo Pillitteri – Attività e Progetti del Centro Meteo Lombardo nel campo del recupero e della digitalizzazione di antichi dati meteorologici.
18:30-18:45   Alberto Ansaloni – Attività di alternanza scuola-lavoro per la digitalizzazione di dati meteorologici: il caso di studio della serie di Chiavari.
18:45-19:00   Giacomo Bertoldi - Il contributo dell´associazione Meteo Trentino-Alto Adige per la ricostruzione delle serie storiche di nevicate in Trentino.
19:00-19:30   Tavola rotonda: potenzialità delle attività di "Citizen Scienze" nel campo del recupero e della digitalizzazione di antichi dati meteorologici.
19:30-19:45   Conclusioni.
Il futuro e' nel presente ... devi solo sapere dove e'

Giacomo da Centa

Grazie!!! Ci sarò

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Giacomo da Centa


Heinrich

Citazione di: elnino il Gio 17 Febbraio, 2022, 21:45:38
Credevo che il dato di precipitazione della mia stazione fosse sballato (53 mm, nuovo record per febbraio!), ma l'altra stazione a Ceola delle cantine Mezzacorona ha segnato 51 mm, quindi probabilmente non è lontano dalla realtà. Nessun'altra stazione in val di Cembra ha superato i 40 mm. Entrambi i pluviometri a Ceola non sono riscaldati, e forse questo ha limitato la sottostima fisiologica, ma non credo l'effetto sia così grande.

Piuttosto insolito vedere queste differenze in febbraio. Probabilmente si è creata una stretta linea di convergenza tra Ceola e la Rotaliana (Mezzocorona 55 mm, Roveré 60 mm!) al passaggio del minimo - purtroppo quando la neve era già girata in pioggia anche a Ceola.

Viste le circostanze è molto difficile stimare gli accumuli nevosi in val di Cembra: qualcuno ha notizie? Secondo mia mamma solo 10 cm, ma faccio fatica a crederci (anche perché odia la neve più di qualunque cosa  ;D )

A me ha ricordato l'evento del 15.12.2012, per chi lo ricorda ci fu una simile linea di convergenza, sicuramente molto orografica, anche se in una perturbazione piuttosto diversa. 

Mi viene da pensare che l'imbuto orografico possa incanalare bene i rovesci in quella zona esaltandoli a transito del fronte, che sia da Sudovest o Nordovest come martedì..