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5 marzo 2016: analisi e commenti

Aperto da Thomyorke, Dom 06 Marzo, 2016, 16:20:15

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Thomyorke

Apro questo thread con l'obiettivo di concentrare in questo spazio eventuali spunti di riflessione circa l'evento pluvionivometrico che ha recentemente colpito la nostra regione. Per la mia zona si tratta del primo evento nevoso importante dopo due anni di astinenza. Confugurazione assai proficua per le vallate occidentali ma anche per la valle dell'adige che quasi "miracolosamente" ha rivisto neve con accumulo proprio sul finire di stagione. Penalizzata la valle di Fiemme (Predazzo) a causa di un minimo troppo a sw per quelle zone: effetti favonici locali e scarse precipitazioni hanno lasciato il posto solo in serata a qualche ora di neve davvero intensa.
Val di Non colpita e affondata. Pare 70 mm nevosi a Cles (ma sono un po' scettico) con neve forte su tutta la valle. Accumuli davvero importanti sui 1000 mt dove si sono registrati quasi 60 cm al suolo di neve compatta.

Naturalmente la neve è riuscita a raggiungere le quote più basse grazie ad un mix di fattori:

1. aria fredda e secca ad accogliere la perturbazione: a Mollaro si è coperto venerdì sera con 10 C° e il 29% di ur, a mezzanotte c'erano 2 gradi con il 78% di ur!

2. assenza di forti richiami caldi meridionali; la perturbazione, di origine nordatlantica, ha scavato un minimo poco ad ovest dell'Italia per poi traslare verso est.

3. precipitazioni molto consistenti, specie su settori occidentali e parte della valle dell'Adige

4. geopotenziali bassi e presenza di aria piuttosto fredda in alta quota (aria molto instabile grazia al gradiente termico verticale, segnalati numerosi tuoni su nord italia.

Personalmente la ritengo un'entrata superba, quasi il top per la mia zona. Oltretutto a seguire nessun genere di maccaja ma, anzi, fase fredda in arrivo. Fosse arrivata a dicembre... :o :o :o

www.meteomollaro.it 

Il 28 dicembre 2020 verrà festeggiato come il 25 Aprile della meteorologia trentina. Amen.

Heinrich

#1
I CONTRO:


Nonostante queste credenziali, la forza della perturbazione, incontrando l'orografia scavata e bassa della Val d'Adige all'altezza di Bolzano, non è stata capace di scaricare tanta neve al suolo.
Sono mancati fenomeni costanti e intensi e in generale l'effetto inibitore e di frontolisi dato dalla geografia locale attorno a Bolzano, ha impedito accumuli >5-7cm in città, mentre tutt'attorno già a valle i cm lievitavano.

Bolzano è unica.

A gennaio, con magari una notte d'inversioni a fondovalle, questi 28mm potevano comodamente essere 20cm, peggiorando anche il rapporto mm:cm, erano in ogni caso >10cm di neve.

I PRO:

Al 5 di marzo 3-4cm di neve pesante accumulata su tutte le superfici a fondovalle non si vedevan da tre anni.
Uscendo da un inverno così becero questa è la perturbazione migliore di tutte.
I 70-80cm sui ghiacciai di Cevedale-Ortles-Senales-Stubai-Passiria-Ridanna e compagnia fanno gioire, ora sono ai livelli di fine gennaio, se a Nov.-Dic. avesse precipitato regolarmente.

A Merano si sono sfiorati i 10cm d'accumulo. 8/9cm, dal Naiva.

Notevoli i 50-60cm oltre i 1800mt. in area Dolomiti d'Alta Badia e Pusteria.

Notevole che abbia nevicato su tutto il territorio altoatesino come il 3 gennaio, accumuli minori a Bolzano ed in bassa Venosta, mentre da Laces in su già 5-6cm sulla valle più riparata delle Alpi.


Tempeste del genere ne vorrei 2-3 fra dicembre e gennaio.

Enrik

Volevo scrivere qualcosa di simile...ma per i pochi trentini che hanno visto poco o nulla!

Mi concentro sulla conca roveretana per notare, che a condizioni di partenza praticamente sovrapponibili con Trento, abbiamo visto per quasi tutto l'episodio pioggia, con solo 1-2 di ore di neve nel pomeriggio di ieri e solo un po' di palta nelle solite zone più fredde (Brione, Mori stazione, immagino Marco e Lizzana).

Secondo me le correnti da S, SW erano troppo potenti per Rovereto, con notevole rimescolamento e turbolenze (solito ventone da nord in uscita da Nomi che si incanala nella conca), oltre all'avvezione importante alle quote medie. Ieri pomeriggio presto la qn sembrava essere arrivata a 1000 m. guardando le montagne. Verso le 16 la fine del richiamo mite, il relativo placarsi delle correnti da S e le notevoli precipitazioni hanno portato la neve fino al fondovalle. Noto anche 32mm. di precipitato a Rovereto (MT) contro i 44 della stazione Trento Roncafort.

Stamattina andando verso Trento verso le 11, ho trovato il limite neve a fondovalle a Besenello, con la solita zona di Romagnano "pulita" e solite notevoli differenze tra est e ovest a Trento sud. Tutto diventava più uniforme a nord della solita linea della gallerie.

Comunque, ripeto quello che ho scritto ieri sera, considerato che siamo a marzo e considerato che era entrato uno sbuffetto di aria fredda, Trento ha fatto un miracolo. Diversa Bolzano, dove l'entrata di aria fredda era stata più significativa a giudicare dai valori del giorno prima che erano più freddi di Trento.

Thomyorke

Aria fredda ne era entrata pochetta dappertutto eh...insomma si trattava di polare marittima di buona qualità ma pur sempre polare marittima, insomma canonica aria fredda post frontale (fronte di mercoledì sera che ha sviluppato una buona e redditizia convergenza a nord della regione in discesa verso sudest).
Per questo dico che la performance di Trento nord è stata davvero eccellente, ricordandoci che siamo a marzo. A riprova che non servono miracoli per vedere una nevicata a Trento ma un mix di fattori assolutamente normali e ricorrenti che però purtroppo ultimamente latitano.

Un altro fattore decisivo per la neve caduta localmente copiosa in basso è stato il transito ad est del minimo. Questo è fondamentale per poter avere su di noi un fronte freddo con precipitazioni intense (rate elevati) accompagnate da temperature in quota accettabili.
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Il 28 dicembre 2020 verrà festeggiato come il 25 Aprile della meteorologia trentina. Amen.

El Bonve

per me tn nord si è comportata come mi aspettavo, ovvero che se girava in neve restava neve e avrebbe accumulato. questo episodio è sovrapponibili a molti accaduti in passato. l'omotermia è stata favorita perchè non c'era nessun richiamo caldo intenso e sotto la quota d'avvenzione non c'era turbolenza, esattamente come in tutti gli episodi con correnti da SSW, e ciò ha permesso di raffreddare la valle...

più che gli accumuli a nord di trento mi stupisce la resistenza da tn a calliano o anche rovereto, di solito non certo favoriti in questi casi.

rovereto è rmasta comunque troppo esposta e ha avuto turbolenze in valle, ma non è la prima volta che accade...
Modelli stamattina da depressione cosmica leopardiana.
Reading è da suicidio mentre GFS mostra la prima mappa decente (non precipitativa) a 360h.
Non dico altro.
Va bene GW, va bene sfigati, va bene comparto europeo, va bene la Cina, l'India, l'Africa e il Porco bip bip però cazzo dai.......................

(cit. , 1/12/2015)

Thomyorke

Citazione di: El Bonve il Dom 06 Marzo, 2016, 17:56:28
per me tn nord si è comportata come mi aspettavo, ovvero che se girava in neve restava neve e avrebbe accumulato. questo episodio è sovrapponibili a molti accaduti in passato. l'omotermia è stata favorita perchè non c'era nessun richiamo caldo intenso e sotto la quota d'avvenzione non c'era turbolenza, esattamente come in tutti gli episodi con correnti da SSW, e ciò ha permesso di raffreddare la valle...

più che gli accumuli a nord di trento mi stupisce la resistenza da tn a calliano o anche rovereto, di solito non certo favoriti in questi casi.

rovereto è rmasta comunque troppo esposta e ha avuto turbolenze in valle, ma non è la prima volta che accade...

una cosa sottovalutatissima è stata la presenza di geopotenziali di tutto rispetto e il fatto che la saccatura fosse accompagnata da arima piuttosto fredda in quota...non la solita -22 ma la -28/30. Per il resto d'accordissimo con la tua disanima...
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Il 28 dicembre 2020 verrà festeggiato come il 25 Aprile della meteorologia trentina. Amen.

El Bonve

Citazione di: Thomyorke il Dom 06 Marzo, 2016, 18:05:25
Citazione di: El Bonve il Dom 06 Marzo, 2016, 17:56:28
per me tn nord si è comportata come mi aspettavo, ovvero che se girava in neve restava neve e avrebbe accumulato. questo episodio è sovrapponibili a molti accaduti in passato. l'omotermia è stata favorita perchè non c'era nessun richiamo caldo intenso e sotto la quota d'avvenzione non c'era turbolenza, esattamente come in tutti gli episodi con correnti da SSW, e ciò ha permesso di raffreddare la valle...

più che gli accumuli a nord di trento mi stupisce la resistenza da tn a calliano o anche rovereto, di solito non certo favoriti in questi casi.

rovereto è rmasta comunque troppo esposta e ha avuto turbolenze in valle, ma non è la prima volta che accade...

una cosa sottovalutatissima è stata la presenza di geopotenziali di tutto rispetto e il fatto che la saccatura fosse accompagnata da arima piuttosto fredda in quota...non la solita -22 ma la -28/30. Per il resto d'accordissimo con la tua disanima...
forse è stata l'aria fredda in quota a far scaturire temporali a casa del ceve! ;) ;D ;D
Modelli stamattina da depressione cosmica leopardiana.
Reading è da suicidio mentre GFS mostra la prima mappa decente (non precipitativa) a 360h.
Non dico altro.
Va bene GW, va bene sfigati, va bene comparto europeo, va bene la Cina, l'India, l'Africa e il Porco bip bip però cazzo dai.......................

(cit. , 1/12/2015)

AltoGardameteo

Io dico solo che sarebbe ora di riaverle a dicembre o gennaio situazioni del genere.

Andate a vedervi le mappe delle situazioni anni '60 o del periodo 1977-1979 ... si capisce perchè nei fondovalle la nevosità era doppia rispetto a quella degli ultimi 30 anni ...



Per il resto è andata più o meno come pensavo come quote neve nelle varie zone, anche se sinceramente per Trento-Nord mi aspettavo al massimo mistone e forse 1-2 cm di paceca, non certo 7-9 cm; c'è da dire cmq che fino alle 15:00-16:00 era più o meno così, correggetemi se sbaglio.
Tantè che nevicava solo oltre i 650-700 mt in Valsugana come in Vallagarina e Busa.
Il vero "bonus" sono state quelle 3-4 ore del tardo pomeriggio-sera con il leggero calo termico e le precipitazioni intensissime che era poco atteso.

D'altronde se pensiamo che 7 cm a Gardolo sono stati prodotti da 46 mm ... aiuto ...


Per la Busa è andata più o meno come mi aspettavo, con pioggia fra 3° e 4° e neve dai 500-600 mt; invece non pensavo, sempre per il "bonus" di cui sopra, riuscisse ad arrivare a "splatterare" fino al piano verso le 18:00-19:00, quando siamo scesi a +2°.

yakopuz

A me ha stupito in questo evento lo spessore e la durata della zona di omotermia di "nevone bagnato".
Intorno a Trento la quota della neve "Vera" con T sottozero era sui 600 m ...
E a seconda dell ´intensita la neve si alzava e si abbassava fino al fondovalle ... ed e´successo diverse Volte durante la giornata, anche prima del momento di precipitazione fortissima tra l 17 e le 19 che ha portato gran parte degli accumuli.
Di solito la transizione da pioggia a neve e´ piu netta.

Poi quanto a accumuli al suolo intorno a Trento si ripete il solito pattern, con collina est con limite neve piu basso che a ovest e che accumula meglio in una prima fase (alle 15 li c´erano gia 2-3 cm) e poi zona a nord fi Trento che accumula meglio nella seconda fase (li il nevone serale e´ stato piu asciutto e produttivo in termini di accumuili).

Riassumendo gli accumuli massimi : Trento sud 3 cm, Trento nord 6 cm, Gardolo 8 cm; Villazzano 320m 8 cm; Povo, Martignano 400 m 10 cm, Zambana 12 cm, Bolzano 3 cm, Ora 5 cm, Borgo 6 cm, Lomaso 20 cm, Bassa Valle di Non 30 cm, Intorno a Trento 15 cm 500 m, 30 cm 1100 m, 60 cm 1600 m (Vason)
Il futuro e' nel presente ... devi solo sapere dove e'

Flavioski

Citazione di: AltoGardameteo il Lun 07 Marzo, 2016, 00:31:36
Io dico solo che sarebbe ora di riaverle a dicembre o gennaio situazioni del genere.

Andate a vedervi le mappe delle situazioni anni '60 o del periodo 1977-1979 ... si capisce perchè nei fondovalle la nevosità era doppia rispetto a quella degli ultimi 30 anni ...

......................................

Vero; situazioni ai tempi più frequenti e direi con geopotenziali mediamente più bassi, il che come giustamente faceva notare il Franz favorisce la discesa della neve più in basso.

Tant'è che situazioni di passaggio neve - pioggia e poi di nuovo neve, tipo quella dell'ultimo evento, non erano così infrequenti nella conca di Trento in quegli anni (o almeno nei '70, di cui ho ricordi diretti): il discorso della serie <una volta che gira in pioggia resta pioggia> direi che è emerso più nettamente in seguito, e a mio parere è forse legato più ad un fatto di differenti traiettorie e profondità d'ingresso delle saccature (GPT mediamente più alti, cut-off più frequenti, minimi bassi, ecc.) che non al solo aspetto puramente termico, che pure è ovviamente importante.

Prova ne sia che alla prima vera saccatura profonda ma aperta e con la giusta traiettoria si è riusciti ad ottenere nevicate <old style> anche in marzo e senza irruzioni fredde epocali, anzi partendo a fondovalle da valori termici quasi primaverili, pur se con aria secca.