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In cerca di una svolta di fine anno

Aperto da MrPippoTN, Sab 12 Dicembre, 2015, 13:55:37

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MrPippoTN

Ragazzi, provo ad aprire un nuovo thread modellistico io per vedere se riesco a spezzare la maledizione in corso.

Da qualche run GFS intravede qualcosa per Santo Stefano. Proviamo a credere in qualche passaggio perturbato a fine mese, dai!


















MrPippoTN

NAO INDEX non buono: al momento sta calando ma previsto in leggera ripresa e comunque neutro.





Per chi volesse interpretare quest'indice rimando a questa paginetta: http://www.centrometeoitaliano.it/notizie-meteo/north-atlantic-oscillation-nao/

Riporto quanto descritto.

L'indice NAO (NAO index) e gli inverni Europei.

Tra i molti indici climatici, quello più importante a scala europea è certamente la NAO (North Atlantic Oscillation) che ha il pregio di illustrare una delle più semplici modalità di circolazione atmosferica dell'intero globo. La NAO è la modalità dominante durante i mesi invernali sul Nord Atlantico e sulle Regioni che vi si affacciano, dal Nord America fino all'Europa e tiene conto della "altalena" continua che le masse d'aria subtropicali fanno spostandosi verso Nord e quelle polari verso Sud.



Quando la NAO è positiva la contrapposizione tra le masse d'aria è molto accentuata con un vortice ciclonico sull'Islanda molto pronunciato ed un altrettando invadente Anticiclone delle Azzorre. Una situazione di questo tipo determina forti venti da Ovest verso Est sull'Oceano e sull'Europa occidentale, favorendo un inverno caldo e bagnato sull'Europa centro-settentrionale e sugli Stati Uniti orientali, secco e freddo invece su Groenlandia e Canada. L'Europa meridionale ed il bacino del Mediterraneo in genere vengono interessate in questi casi da anticicloni piuttosto duraturi dando luogo a mesi invernali soleggiati (nebbiosi in Valpadana), miti e piuttosto avari di precipitazioni. Ricordiamo le anomale stagioni invernali 1988-1989 e 1989-1990 in cui il valore della NAO rimase costantemente tra una e due unità positive e gli operatori turistici su Alpi ed Appennino dovettero faticare non poco per recuperare le gravi perdite negli anni successivi.



Quando la NAO è negativa, invece, le masse d'aria subtropicali e polari tendono ad interferire l'un l'altra in maniera molto meno energica, consentendo un indebolimento delle correnti umide alle latitudini settentrionali ed una maggior propensione al tempo umido e piovoso sui settori più meridionali. Ciò si ripercuote quindi in più rare e più deboli perturbazioni atlantiche sull'Europa centrosettentrionale mentre aria più umida determina tempo maggiormente perturbato sul Mediterraneo. Le coste atlantiche degli States sperimentano in questi casi l'arrivo frequente di fredde correnti polari con nevicate piuttosto diffuse. Sulla Groenlandia ed in genere sulla Scandinavia invece il tempo sarà più secco e caldo del normale. Le annate 1984-1985 e 1986-1987 furono contraddistinte da valori della NAO molto bassi che portarono ripetute ondate di freddo e neve fin sulla nostra Penisola. Ma anche durante gli anni 60 gli inverni furono sovente caratterizzati da un indice NAO dai valori molto negativi.



In questa ultima immagine (ricostruzione dell'indice dal 1860 ad oggi possiamo vedere come la NAO si sia sempre presentata a fasi piuttosto alterne e come durante gli ultimi 20 anni gli inverni siano stati frequentemente interessati da mitezza e stabilità del tempo rispetto al passato sul Mare Nostrum.

MrPippoTN

Anche l'indice AO, in prospettiva, va molto male:





Insomma, le premesse sono tutt'altro che buone e per questo, volendo giocare a fare il longer, per me il 2015 sarà ricordato come l'anno senza inverno, ve lo dico senza girarci tanto attorno.

Per approfondimenti: https://it.wikipedia.org/wiki/Oscillazione_artica

L'oscillazione artica (inglese: Arctic Oscillation) o indice AO è un indice descrittivo che fa parte delle teleconnessioni atmosferiche. Detto indice varia in modo non stagionale e senza particolari periodicità. L'indice AO è calcolato in base alla differenza di pressione tra l'artico e le medio-basse latitudini, generalmente comprese tra il 37º ed il 45º parallelo. La differenza di pressione tra l'artico e le medie latitudini descrive la forza del vortice polare.[1].
L'indice AO è strettamente collegato all'indice NAM. L'oscillazione tra le pressioni a livello del mare a latitudini polari e temperate è stata identificata da Edward Lorenz[2] e definitivamente accettato nel 1998 da David WJ Thompson e John Michael Wallace.[3]
La strutturazione del vortice polare è particolarmente importante in inverno, quando determina le sorti meteorologiche di Europa, Asia centrosettentrionale e Nord America, determinando quanto l'aria fredda del vortice polare è in grado di influenzare il clima delle medie latitudini. Si caratterizza da due fasi: fase positiva e fase negativa[4].



Fase positiva (quella che stiamo vivendo)

Gradiente positivo ovvero alta pressione alle medie latitudini e bassa pressione alla latitudini polari. Questo determina un vortice polare particolarmente profondo e attivo che spinge le correnti occidentali in modo particolarmente forte; queste risultano tese, poco ondulate e ciò limita gli scambi di calore. Il freddo viene concentrato alle alte latitudini e in particolare sull'Europa dominano le miti correnti atlantiche occidentali.

Fase negativa (quella che vorremmo tutti)

Gradiente negativo ovvero bassa pressione, pressione alle medie latitudini e alta nelle regioni polari. Il vortice polare è quindi destabilizzato. A seconda dell'ampiezza del fenomeno il vortice polare può semplicemente ellitticizzarsi o arrivare a scindersi in due o anche tre parti (splitting del vortice polare). Queste parti emigrano a sud causando severe ondate di freddo alle medie latitudini.

MrPippoTN

Un cenno anche sull'indice NAM: https://it.wikipedia.org/wiki/Indice_NAM

L'indice NAM (inglese: North Annular Mode) è un indice descrittivo che fa parte delle teleconnessioni atmosferiche. È riferito a tutte le quote troposferiche e stratosferiche, quindi monitora i geopotenziali e conseguentemente anche le condizioni termiche di tutta la colonna d'aria, dal livello del mare all'alta stratosfera. È strettamente correlato all'indice AO (inglese: Artic Oscillation) che è però riferita solo al livello del mare; difatti al livello del mare (quota di 1000 hPa) NAM e AO coincidono. Lo studio dell'indice NAM è finalizzato a valutare la forza del vortice polare, molto importante per le influenze sul clima planetario, in particolare invernale.[1].
L'indice NAM come l'indice AO presenta una "fase positiva" e una "fase negativa".

Fase positiva (quella che stiamo vivendo)



Gradiente positivo ovvero alti geopotenziali alle medie latitudini e bassi alle latitudini polari. Presenza di aria molto fredda in stratosfera. Questo fenomeno è spesso indicato come stratcooling. Il vortice polare stratosferico è quindi particolarmente profondo e attivo.

Fase negativa (quella che vorremmo tutti)



Gradiente negativo ovvero bassi geopotenziali alle medie latitudini e alti nelle regioni polari. Presenza di aria calda in stratosfera; spesso determinato da stratwarming , ovvero improvvisi surriscaldamenti dell'alta stratosfera anche di 70 °C. Il vortice polare stratosferico è quindi destabilizzato.

Capite anche voi che nel momento in cui si stia attraversando una fase strapositiva le speranze di svolta sono pressoché ridotte al lumicino.




SUPERAMENTO SOGLIA

Qualora in Stratosfera, alla quota isobarica di 10 hPa si raggiunge un valore in scala di -3, si è in presenza di stratwarming e quindi anomalia positiva di geopotenziale a quella quota. In questo caso ha una fortissima destabilizzazione del vortice polare troposferico, che può apportare fenomenologie perturbate gelide anche alle medie latitudini, per un periodo che può protrarsi fino a 60 giorni[1].
Al contrario qualora in stratosfera, alla quota isobarica di 10 hPa si raggiunga un valore di +1.5 siamo in presenza di forte stratcooling con anomalia negativa di geopotenziale a quella quota. Il vortice polare stratosferico appare particolarmente forte e compatto per un periodo che si può protrarre fino a 60 giorni.

Inutile dire che in questi giorni stiamo vivendo una fase di forte stratcooling, il che è un disastro perché letteralmente AMMAZZA L'INVERNO.

Coupling

Il superamento della soglia del NAM ha sicuramente ripercussioni sulla stabilità e sulla compattezza del vortice polare stratosferico.
Dalle osservazioni si determina poi il grado di coupling, ovvero l'accoppiamento tra il vortice polare stratosferico e quello troposferico. Nel caso di coupling forte si hanno ripercussioni sull'indice AO e quindi, nel caso di indice AO positivo:
si ha un vortice polare particolarmente attivo che spinge le correnti occidentali in modo particolarmente forte; queste risultano tese, poco ondulate e ciò limita gli scambi di calore tra le alte e le basse latitudini. Il freddo viene concentrato alle alte latitudini e in particolare sull'Europa dominano le miti correnti atlantiche occidentali.

nel caso di indice AO negativo:
Il vortice polare si scinde in due ("bilobazione" del vortice polare) o anche tre parti ("trilobazione" del vortice polare). Detto fenomeno è conosciuto col nome di splitting del vortice polare. Si nota una migrazione verso sud delle parti del vortice polare, conseguenza anche di una risalita a nord dell'anticiclone fin sulle isole Aleutine (in gergo meteorologico fenomeno detto Wave1) sull'oceano Pacifico e dell'anticiclone delle Azzorre (in gergo meteorologico Wave2) in oceano Atlantico.

Ho evidenziato la parte di spiegazione che ci riguarda in questo periodo.

MrPippoTN

Spero che i meno avvezzi ad approfondire il modellame abbiano capito come mai io sia così pessimista da tempo. Se è vero che la meteorologia è una scienza, infatti, i segnali che depongono a favore di un NON-INVERNO per quanto mi riguarda sono SCHIACCIANTI, mi spiace essere così brutale. Il che non significa che magari tra un mese non ci possa essere una svolta, qui si naviga a vista ma fino a questo momento questo è ciò che dicono i modelli e direi che almeno per i prossimi 15-20 giorni la tendenza sia questa.

Ora... Trovo che in una sede come questa (un forum di appassionati di meteorologia, dove si presuppone un minimo di competenza) sia davvero incredibile oltre che ridicolo che qualcuno riesca a concedere il benché minimo credito a quanto diramato dai signori de ilMeteo.it (tanto per essere espliciti) nel momento in cui promettono nevicate stile 1985 per il periodo natalizio. Lo scrivo principalmente per rjk, che l'altro ieri mi ha davvero molto stupito quando è intervenuto a difesa dell'articolo comparso sulla Voce del Trentino, che a sua volta non ha fatto altro che rilanciare un'agenzia divulgata da Casa Sanò. Stiamo parlando di un sito capace di diramare pattume di questo calibro, per intenderci: http://www.ilmeteo.it/notizie/clima-global-warming-inquinamento-riscaldamento-globale?refresh_ce

Per la cronaca, ilMeteo.it oggi rilancia puntando tutto sulla Befana: http://www.ilmeteo.it/notizie/meteo-italia-befana-2016-gennaio-1985-neve-inverno-polare-italia

Magari a furia di spararle, prima o poi ne azzecca una... Ma questa è divulgazione di una sana cultura meteorologica? Ruspa.

Lorenzo


MrPippoTN


miemer

Ottimo thread, complimenti.
Solo un appunto.

La scienza meteo non sostiene che con determinati indici a determinati valori noi abbiamo un determinato tempo.
Essa dice che STATISTICAMENTE in queste condizioni non avremo mai una perturbazione seria. Questo significa che.

1. non è esclusa qualche blanda perturbazione
2. la certezza assoluta nella meteorologia non esiste.

Pienamente d'accordo su siti come ilMeteo e su tutto il resto, concordo altresì pienamente che siamo in una brutta situazione, la mia era solo una precisazione, tanto per far capire che gli indici non sono interruttori ON/OFF per avere ciò che ci manca.

Thomyorke

Ma cristo santo dicembre 84? Sarebbe un nuovo 85 per come siamo messi! Assolutamente non sostenibile un parallelo con quanto stiamo vivendo!
www.meteomollaro.it 

Il 28 dicembre 2020 verrà festeggiato come il 25 Aprile della meteorologia trentina. Amen.

miemer

Mi scuso se conoscete già questo sito: http://www.meteoscienza.it/
a me sembra molto valido

MrPippoTN

Citazione di: miemer il Sab 12 Dicembre, 2015, 14:56:59
Ottimo thread, complimenti.
Solo un appunto.

La scienza meteo non sostiene che con determinati indici a determinati valori noi abbiamo un determinato tempo.
Essa dice che STATISTICAMENTE in queste condizioni non avremo mai una perturbazione seria. Questo significa che.

1. non è esclusa qualche blanda perturbazione
2. la certezza assoluta nella meteorologia non esiste.


Sono d'accordo fino a un certo punto. L'inesattezza della meteorologia consiste prevalentemente nelle oggettive difficoltà che si incontrano nell'individuare con precisione dove, quando e come potrebbe avvenire un peggioramento. E più ci si allontana nel tempo, più cala l'attendibilità delle previsioni. Ma quando non sussistono neppure le condizioni affinché questo peggioramento possa avvenire, non si lascia molto spazio all'imprevedibilità. Faccio un esempio pratico: se io sono appassionato di calcio e voglio scommettere sull'esito di un match, farò il possibile per analizzare tutte le variabili statistiche in grado di dirmi quante probabilità avrà di vincere la squadra su cui voglio puntare: cosicché passerò in rassegna una serie di variabili quali la posizione in classifica, la media dei goal fatti o di quelli subiti, la bravura del suo portiere o la media reti del suo attacco, etc. Certo, esattamente come in meteorologia avrei solo indicazioni statistiche, quindi nessuna certezza. Ma cosa succederebbe se improvvisamente l'intera squadra sui cui vorrei puntare scendesse in campo con le caviglie legate? Ecco, in questo periodo di troviamo in una situazione di questo tipo. In altre parole, se nessuno si libera le caviglie, hai voglia a sperare nei miracoli.


MrPippoTN

Citazione di: miemer il Sab 12 Dicembre, 2015, 15:13:27
Mi scuso se conoscete già questo sito: http://www.meteoscienza.it/
a me sembra molto valido

Mi sembra piuttosto valido! Tra i siti più commerciali, io non disdegno 3Bmeteo, al netto di qualche piccola inclinazione sensazionalistica.

Simo94

Aggiungerei la QBO (Quasi Biennal Oscillation) che in questa fase è con segno positivo: è quell'indice che caratterizza la circolazione troposferica equatoriale ma che influenza anche lo stato dell'atmosfera alle nostre latitudini.

Con questo indice si identifica una periodica inversione dei venti zonali (ogni 2 anni) ossia dei venti diretti lungo i paralleli. Con la QBO+ i venti sono occidentali, con la QBO- sono orientali.

Qui sotto si possono vedere l'intensità dei venti a 200 hPa e l'altitudine corrispondente in metri, a livello emisferico in un intervallo di 4 giorni a partire dal 20 di novembre fino al 9 di dicembre.




Qui sotto l'andamento della QBO da poco prima del 1953




La QBO inoltre è messa in relazione con l'attività solare: quando la QBO è negativa e siamo in presenza di un minimo solare, il VP è più debole e nelle situazoni di blocco sono maggiori le incursioni fredde retrograde (da est). Con una QBO positiva ed un massimo solare, il VP è più compatto e si nota una maggiore frequenza dell'anticiclone dalle nostre latitudini. Per quanto riguarda l'attività solare attualmente abbiamo appena passato il vero e proprio massimo solare (maggior numero di macchie solari in cicli di 10/11 anni) che è avvenuto agli inizi del 2014.




Dottore in ingegneria ambientale

Amministratore unico di MeteoArena https://www.meteoarena.com/
Rappresentante unico in Italia di meteoblue AG https://www.meteoblue.com/


Thomyorke

Pippo anche in presenza di ao+++ possono esserci comunque circolazioni secondarie, gocce fredde retrograde teoricamente in grado di apportare peggioramenti...
www.meteomollaro.it 

Il 28 dicembre 2020 verrà festeggiato come il 25 Aprile della meteorologia trentina. Amen.

MrPippoTN

Citazione di: Thomyorke il Sab 12 Dicembre, 2015, 15:28:48
Pippo anche in presenza di ao+++ possono esserci comunque circolazioni secondarie, gocce fredde retrograde teoricamente in grado di apportare peggioramenti...

Si ma determinano situazioni episodiche ed aleatorie, non raddrizzano l'inverno.