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Ricostruzione microclimatica stagione invernale bassa val di non

Aperto da Thomyorke, Mer 26 Agosto, 2015, 14:44:27

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El Bonve

Citazione di: MrPippoTN il Gio 27 Agosto, 2015, 07:49:13
Sarei curioso di saper quanti cm sono caduti a Mollaro il 24 novembre 2008 quando in Vallagarina si viaggiava sui 20 cm a 200 m mentre a Lavis ne caddero meno della metà, per dire. Forse troppo spesso si tende a considerare solo le grandi nevicate ma non si tiene conto dei piccoli episodi...

Ecco quella del 24 nov è una situazione analoga al 27 dic citato prima  ;)
Modelli stamattina da depressione cosmica leopardiana.
Reading è da suicidio mentre GFS mostra la prima mappa decente (non precipitativa) a 360h.
Non dico altro.
Va bene GW, va bene sfigati, va bene comparto europeo, va bene la Cina, l'India, l'Africa e il Porco bip bip però cazzo dai.......................

(cit. , 1/12/2015)

MrPippoTN

#46
Beh poi ci sarebbe l'11 febbraio 2013, quando a Rovereto città caddero 30 cm e a Lavis la metà... E considera che quella volta sulle colline attorno Rovereto, a quota 500 m circa, venne giù oltre mezzo metro, così come a Borgo Valsugana. Anche in questo caso mi piacerebbe sapere quanta ne fece a Mollaro...

Chiaramente ciascuno di noi è portato a ricordare solo gli episodi favorevoli al proprio orto, ma poi bisognerebbe fare sempre la media...

MrPippoTN

Citazione di: Thomyorke il Gio 27 Agosto, 2015, 07:51:05
Pippi vado su iasma e ti trovo mm e prp relative all'evento!
Si ma il problema è che in assenza di foto / misurazioni / testimonianze non si sa mai cos'é accaduto veramente. Abbiamo visto come spesso a seguito di una nevicata, specie se sventata, si perdono mm...

Noelbrik

Ma scusate, se parlate di episodi allora la discussione ha senso, se parlate di zone/potenzialità media la mappa del pippo è la risposta ai nostri quesiti!

lorenzo_TN

#49
Citazione di: MrPippoTN il Gio 27 Agosto, 2015, 00:09:41
Ecco le temperature e le precipitazioni medie in Provincia di Trento nel periodo 1981-2010:





Dalle mappe si evince immediatamente che in Val di Non, esattamente come in Valsugana, le temperature medie del periodo invernale si attestano su valori del tutto analoghi, compresi tra 0,5°C e 2°C. Tra l'altro faccio notare che in bassa Val di Non, esattamente come in bassa Valsugana, si registrano temperature medie leggermente più alte, paragonabili a quelle della Val d'Adige e comprese tra 2°C e 4°C. Questo per dire che tutto sommato queste valli, dal punto di vista termico, sono molto più simili di quanto il Franz non voglia far credere.

Dopodiché sappiamo bene che, fra le condizioni necessarie ad ottenere una bella nevicata, più che le temperature al suolo contano quelle registrate alle quote medie e indubbiamente, a questo punto di vista, la Val di Non - riparata dal massiccio del Brenta - risulta messa meglio della Valsugana, la quale risulta separata dalle pianure venete da una sottile linea di rilievi prealpini che superano a malapena i 2000 metri.

Il riparo dalle scaldate meridionali, però, ha come rovescio della medaglia una condizione di maggiore siccità: lo si evince dalla seconda immagine. Precipitazioni alla mano, infatti, si nota che la Val di Non è compresa nel settore più secco della provincia dove nel trimestre invernale cadono dai 30 ai 50 mm in meno rispetto al Trentino meridionale.

Ne consegue che, con tutta probabilità, a fronte di migliori condizioni termiche la Val di Non soffre una maggiore scarsità di precipitazioni nel trimestre invernale, situazione che si ribalta in maniera del tutto speculare nel Trentino Meridionale, specie in prossimità delle prealpi orientali (altipiani di Folgaria - Lavarone - Luserna).

Personalmente reputo che tutto questo comporti ad una sostanziale situazione di parità nelle medie nivometriche che interessano la zona di Mollaro e una località posta alla medesima quota in Valsugana, ad es. Roncegno. Per altro, si sa, la Val di Non beneficia maggiormente degli apporti perturbati di matrice sudoccidentale mentre la Valsugana tende a capitalizzare meglio le correnti orientali, compensando così le situazioni maggiormente favorevoli alla Val di Non, quando in Valsugana a parità di quota può piovere.

Una località posta sui 530 metri di quota in Valsugana è Roncegno, e secondo me la sua nivometria annua è del tutto paragonabile a quella di Mollaro. Per me in entrambe queste località si viaggia sul metro a stagione, o poco più, e sono convinto che a Mollaro nevichi di più in presenza di peggioramenti di stampo atlantico mentre a Roncegno le cose vadano meglio in occasione di ritornanti da Est tipiche della fine di alcuni passaggi perturbati, specie nella seconda fase dell'inverno.

Paragonare Mollaro a Roncegno è un po' come confrontare Ossana con Predazzo. A seconda delle stagioni può nevicare più da una parte o più dall'altra, ma alla fine della fiera, se avessimo delle medie trentennali da confrontare, secondo me ci ritroveremmo più o meno lì.

Quella mappa di precipitazione può dare solo una visione parziale delle precipitazioni medie in Trentino. Infatti, come potrete notare, è stata generata utilizzando un metodo di interpolazione che non tiene minimente in considerazione l'effetto della quota. Per questo motivo attorno ad ogni stazione c'è una specie di cerchio. La reale distribuzione delle precipitazioni seguirebbe molto di più l'orografia. Inoltre, data la sparsità delle stazioni utilizzate per l'interpolazione, tutti gli effetti locali non possono essere visti da una mappa di quel tipo. Inoltre mi sembra che alcune stazioni abbiano evidenti problemi, come quella in val di Fiemme (Cavalese?), con valori bassissimi di precipitazione: probabilmente un problema nella misura della precipitazione nevosa.

MrPippoTN

Infatti, stando alla mia esperienza empirica sui settori sud-orientali  della provincia le precipitazioni sono più accentuate rispetto all'estremo nord ovest...

El Bonve

Beh che nelle prealpi sudorientali precipiti di più statisticamente è cosa ben nota.  ;)
Modelli stamattina da depressione cosmica leopardiana.
Reading è da suicidio mentre GFS mostra la prima mappa decente (non precipitativa) a 360h.
Non dico altro.
Va bene GW, va bene sfigati, va bene comparto europeo, va bene la Cina, l'India, l'Africa e il Porco bip bip però cazzo dai.......................

(cit. , 1/12/2015)

Thomyorke

Sì, la mappa sarebbe lo strumento più adatto se non fosse così grossolana. Come ha detto Lorenzo, l'orografia è molto trascurata. La comparazione fra i diari del nonno di drhouse e le rilevazioni di meteolevico potrebbe essere interessante. ;)
www.meteomollaro.it 

Il 28 dicembre 2020 verrà festeggiato come il 25 Aprile della meteorologia trentina. Amen.

yakopuz

Citazione di: MrPippoTN il Gio 27 Agosto, 2015, 00:09:41
Ecco le temperature e le precipitazioni medie in Provincia di Trento nel periodo 1981-2010:





Dalle mappe si evince immediatamente che in Val di Non, esattamente come in Valsugana, le temperature medie del periodo invernale si attestano su valori del tutto analoghi, compresi tra 0,5°C e 2°C. Tra l'altro faccio notare che in bassa Val di Non, esattamente come in bassa Valsugana, si registrano temperature medie leggermente più alte, paragonabili a quelle della Val d'Adige e comprese tra 2°C e 4°C. Questo per dire che tutto sommato queste valli, dal punto di vista termico, sono molto più simili di quanto il Franz non voglia far credere.

Dopodiché sappiamo bene che, fra le condizioni necessarie ad ottenere una bella nevicata, più che le temperature al suolo contano quelle registrate alle quote medie e indubbiamente, a questo punto di vista, la Val di Non - riparata dal massiccio del Brenta - risulta messa meglio della Valsugana, la quale risulta separata dalle pianure venete da una sottile linea di rilievi prealpini che superano a malapena i 2000 metri.

Il riparo dalle scaldate meridionali, però, ha come rovescio della medaglia una condizione di maggiore siccità: lo si evince dalla seconda immagine. Precipitazioni alla mano, infatti, si nota che la Val di Non è compresa nel settore più secco della provincia dove nel trimestre invernale cadono dai 30 ai 50 mm in meno rispetto al Trentino meridionale.

Ne consegue che, con tutta probabilità, a fronte di migliori condizioni termiche la Val di Non soffre una maggiore scarsità di precipitazioni nel trimestre invernale, situazione che si ribalta in maniera del tutto speculare nel Trentino Meridionale, specie in prossimità delle prealpi orientali (altipiani di Folgaria - Lavarone - Luserna).

Personalmente reputo che tutto questo comporti ad una sostanziale situazione di parità nelle medie nivometriche che interessano la zona di Mollaro e una località posta alla medesima quota in Valsugana, ad es. Roncegno. Per altro, si sa, la Val di Non beneficia maggiormente degli apporti perturbati di matrice sudoccidentale mentre la Valsugana tende a capitalizzare meglio le correnti orientali, compensando così le situazioni maggiormente favorevoli alla Val di Non, quando in Valsugana a parità di quota può piovere.

Una località posta sui 530 metri di quota in Valsugana è Roncegno, e secondo me la sua nivometria annua è del tutto paragonabile a quella di Mollaro. Per me in entrambe queste località si viaggia sul metro a stagione, o poco più, e sono convinto che a Mollaro nevichi di più in presenza di peggioramenti di stampo atlantico mentre a Roncegno le cose vadano meglio in occasione di ritornanti da Est tipiche della fine di alcuni passaggi perturbati, specie nella seconda fase dell'inverno.

Paragonare Mollaro a Roncegno è un po' come confrontare Ossana con Predazzo. A seconda delle stagioni può nevicare più da una parte o più dall'altra, ma alla fine della fiera, se avessimo delle medie trentennali da confrontare, secondo me ci ritroveremmo più o meno lì.

Bravo Pippo concordo con la tua analisi. Prendendo come riferimento la quota sui 500 m, credo che in Valsugana siamo li, se non di più che un bassa Val di Non. Con il sud ovest e i cuscini la Val di Non stravince, ma quando arriva l' Est in Valsugana può fare accumuli straordinari, specialmente nella seconda parte dell' inverno.

Tra l' altro sui 500 m credo che il posto più nevoso del Trentino non sia ne la Valsugana, ne la val di Non, ma la zona di Tione. Non a caso resiste una pista da sci li a 600 m la più bassa del Trentino.

Mi piacerebbe fare una classifica delle zone più nevose della regione a parità di quota:
Per me
0 - 100 m: Lascio a Teo la scelta della località più nevosa della Busa
100 - 200 m: Trento Nord
200 - 300 m: Gardolo probabilmente, ma anche Egna o Nalles potrebbero competere.
300 - 400 m: Penso Crescino in Val di Non, poi Borgo; Limitatamente alla Val d' Adige credo Povo.
400 - 500 m: Probabilmene Saone ...
poi si portrebbe continuare ...
Il futuro e' nel presente ... devi solo sapere dove e'

yakopuz

La mappa postata e' molto approssimata ... guardate al buco secco sopra la Paganella ... in realtà grazie alla Paganella la bassa val di Non ha molte piu precipitazioni ...

Guardate queste:

http://www.3pclim.eu/tpclim/klima.php?lang=en

Purtroppo le analisi con la neve sono relative solo a sud e nord tirolo
Il futuro e' nel presente ... devi solo sapere dove e'

El Bonve

Pensavo che la zona di tione anche se prende tante prp risentisse delle scaldate con conseguenti rapidi cedimenti...
Modelli stamattina da depressione cosmica leopardiana.
Reading è da suicidio mentre GFS mostra la prima mappa decente (non precipitativa) a 360h.
Non dico altro.
Va bene GW, va bene sfigati, va bene comparto europeo, va bene la Cina, l'India, l'Africa e il Porco bip bip però cazzo dai.......................

(cit. , 1/12/2015)

William

Citazione di: yakopuz il Gio 27 Agosto, 2015, 09:47:21
Citazione di: MrPippoTN il Gio 27 Agosto, 2015, 00:09:41
Ecco le temperature e le precipitazioni medie in Provincia di Trento nel periodo 1981-2010:





Dalle mappe si evince immediatamente che in Val di Non, esattamente come in Valsugana, le temperature medie del periodo invernale si attestano su valori del tutto analoghi, compresi tra 0,5°C e 2°C. Tra l'altro faccio notare che in bassa Val di Non, esattamente come in bassa Valsugana, si registrano temperature medie leggermente più alte, paragonabili a quelle della Val d'Adige e comprese tra 2°C e 4°C. Questo per dire che tutto sommato queste valli, dal punto di vista termico, sono molto più simili di quanto il Franz non voglia far credere.

Dopodiché sappiamo bene che, fra le condizioni necessarie ad ottenere una bella nevicata, più che le temperature al suolo contano quelle registrate alle quote medie e indubbiamente, a questo punto di vista, la Val di Non - riparata dal massiccio del Brenta - risulta messa meglio della Valsugana, la quale risulta separata dalle pianure venete da una sottile linea di rilievi prealpini che superano a malapena i 2000 metri.

Il riparo dalle scaldate meridionali, però, ha come rovescio della medaglia una condizione di maggiore siccità: lo si evince dalla seconda immagine. Precipitazioni alla mano, infatti, si nota che la Val di Non è compresa nel settore più secco della provincia dove nel trimestre invernale cadono dai 30 ai 50 mm in meno rispetto al Trentino meridionale.

Ne consegue che, con tutta probabilità, a fronte di migliori condizioni termiche la Val di Non soffre una maggiore scarsità di precipitazioni nel trimestre invernale, situazione che si ribalta in maniera del tutto speculare nel Trentino Meridionale, specie in prossimità delle prealpi orientali (altipiani di Folgaria - Lavarone - Luserna).

Personalmente reputo che tutto questo comporti ad una sostanziale situazione di parità nelle medie nivometriche che interessano la zona di Mollaro e una località posta alla medesima quota in Valsugana, ad es. Roncegno. Per altro, si sa, la Val di Non beneficia maggiormente degli apporti perturbati di matrice sudoccidentale mentre la Valsugana tende a capitalizzare meglio le correnti orientali, compensando così le situazioni maggiormente favorevoli alla Val di Non, quando in Valsugana a parità di quota può piovere.

Una località posta sui 530 metri di quota in Valsugana è Roncegno, e secondo me la sua nivometria annua è del tutto paragonabile a quella di Mollaro. Per me in entrambe queste località si viaggia sul metro a stagione, o poco più, e sono convinto che a Mollaro nevichi di più in presenza di peggioramenti di stampo atlantico mentre a Roncegno le cose vadano meglio in occasione di ritornanti da Est tipiche della fine di alcuni passaggi perturbati, specie nella seconda fase dell'inverno.

Paragonare Mollaro a Roncegno è un po' come confrontare Ossana con Predazzo. A seconda delle stagioni può nevicare più da una parte o più dall'altra, ma alla fine della fiera, se avessimo delle medie trentennali da confrontare, secondo me ci ritroveremmo più o meno lì.

Bravo Pippo concordo con la tua analisi. Prendendo come riferimento la quota sui 500 m, credo che in Valsugana siamo li, se non di più che un bassa Val di Non. Con il sud ovest e i cuscini la Val di Non stravince, ma quando arriva l' Est in Valsugana può fare accumuli straordinari, specialmente nella seconda parte dell' inverno.

Tra l' altro sui 500 m credo che il posto più nevoso del Trentino non sia ne la Valsugana, ne la val di Non, ma la zona di Tione. Non a caso resiste una pista da sci li a 600 m la più bassa del Trentino.

Mi piacerebbe fare una classifica delle zone più nevose della regione a parità di quota:
Per me
0 - 100 m: Lascio a Teo la scelta della località più nevosa della Busa
100 - 200 m: Trento Nord
200 - 300 m: Gardolo probabilmente, ma anche Egna o Nalles potrebbero competere.
300 - 400 m: Penso Crescino in Val di Non, poi Borgo; Limitatamente alla Val d' Adige credo Povo.
400 - 500 m: Probabilmene Saone ...
poi si portrebbe continuare ...

Quoto Giacomo, io abito a 14 km da Tione e ho studiato per 5 anni li quindi ho avuto anche l'occasione di fare molti confronti tra la Busa di Tione e la mia zona.
Più di una volta in occasione di grosse perturbazioni atlantiche la mia zona cede prima di Tione, che spesso non cede affatto; ricordo gelicidio a Cares e nevone a Tione, infatti la mia zona è più aperta verso sud (con la Val Lomasona e il Passo del Ballino che danno diretti verso il Garda) mentre la zona di Tione-Saone è protetta da sud dalle Alpi Ledrensi (Con cime fin sui 2200-2300m) e con la sella di Bondo, posto davvero incredibile per le nevicate, mi sorprende sempre  :D (nonostante abbia la Valle del Chiese a sud, che sapete tutti quanto risenta delle scaldate, girato l'angolo dopo Roncone è tutta un altra storia, basti pensare che in questi anni ho potuto osservare che nevica di più a Bondo che a Pinzolo (stessa quota, sui 800m)).. Ho notato anche uno scarto di -0.2,0.3°C di Tione rispetto a Cares, che determinava magari il passaggio da acqua a neve 15-30 minuti prima che a Cares, anche se alla fine come accumulo stagionale non si notato grosse differenze, se non nell'ordine di pochi centimetri. Poi ci sarebbe un bel confronto sulle minime, ma qui si andrebbe ot, ci sarà spazio quest'inverno ;)
Comunque smentisco ciò che dice El Bonve, Tione risente pochissimo delle scaldate... e non ne ho la certezza dei dati, ma come dice Giacomo sicuramente è una delle zone di fondovalle più nevose della Provincia..



El Bonve

capisco... quindi vuol dire che la resistenza della val rendena parte già da sud verso tione... mentalmente avevo associato tione con il clima della valle del chiese, pardon
Modelli stamattina da depressione cosmica leopardiana.
Reading è da suicidio mentre GFS mostra la prima mappa decente (non precipitativa) a 360h.
Non dico altro.
Va bene GW, va bene sfigati, va bene comparto europeo, va bene la Cina, l'India, l'Africa e il Porco bip bip però cazzo dai.......................

(cit. , 1/12/2015)

William


Citazione di: El Bonve il Gio 27 Agosto, 2015, 10:49:20
capisco... quindi vuol dire che la resistenza della val rendena parte già da sud verso tione... mentalmente avevo associato tione con il clima della valle del chiese, pardon

Esatto! Poi ci sono casi particolari come la nevicata del 30 gennaio 2014, quando la notte mi veniva segnalata pioggia a Pinzolo mentre a Cares continuava a nevicare, per poi cedere un paio di ore dopo, situazione piuttosto rara probabilmente dovuta all'intesità delle precipitazioni.. Oltretutto il giorno dopo il manto di 40cm di neve molto umida, appesantita ulteriormente dalla pioggia, fu la causa di una valanga di notevoli dimensioni che interessó la strada statale del Caffaro nei pressi del lago di Ponte Pià (tra Ponte Arche e Saone, zona famosa per la galaverna, posta tra i 450 e i 500m di altitudine) e comportó la chiusura di essa per 2-3 giorni con conseguenti disagi al traffico, specialmente per i mezzi pesanti..


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Lorenz1982


Citazione di: yakopuz il Gio 27 Agosto, 2015, 09:55:41
La mappa postata e' molto approssimata ... guardate al buco secco sopra la Paganella ... in realtà grazie alla Paganella la bassa val di Non ha molte piu precipitazioni ...

Guardate queste:

http://www.3pclim.eu/tpclim/klima.php?lang=en

Purtroppo le analisi con la neve sono relative solo a sud e nord tirolo
Da queste mappe però la temperatura media invernale risulta uguale in Valle dell'Adige - Valsugana - Val di Non. Non mi sembrano verdi diversi o no?





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