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05/11/2014 vs 07/11/1906

Aperto da elnino, Gio 06 Novembre, 2014, 14:47:36

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elnino

Il 7 novembre 1906 è l'unico precedente in Trentino Alto Adige che ho trovato in novembre nei circa 150 anni di dati esistenti, con accumuli giornalieri su larga scala paragonabili a quelli di ieri.

In queste due pagine sono indicati i massimi giornalieri di tutte le stazioni pluviometriche attive nel 1906:

https://dl.dropboxusercontent.com/u/90478786/1906b.pdf

Ovviamente non tutte le stazioni hanno il record di novembre in quell'anno (penso ad esempio agli enormi accumuli in val di Non nel 2002, sicuramente superiori)

Questi invece gli accumuli di ieri della rete di Meteotrentino:



Ho usato le 24 ore dalle 7 alle 7 perché era lo standard utilizzato nel 1906.

In buona parte delle stazioni si registrarono accumuli piu' alti allora, va detto pero' che in quel caso l'evento fu piu' breve e sulle 48 ore gli accumuli sono stati maggiori quest'anno quasi ovunque.
Interessante anche dare un'occhiata alle temperature: a Trento (centro) alle 7 del mattino del 8 novembre 1906 si registravano 12 gradi; e poi 9.2°C a Brixen, 8.8°C a Sand in Taufers. Difficile stimare la quota neve, l'unico dato in montagna che ho è di Proveis (a 1400m in alta val di Non): 5.8°C la sera del 7/11 poi scesi a 2.1°C verso fine evento. Per confronto si puo' prendere la stazione di Malga Castrin a quota 1800, che stanotte segnava 3.7°C poi scesi a 0.5°C. Probabilmente quota neve molto simile tra i due eventi.
Dati live Ceola di Giovo (Val di Cembra, 580m slm):
http://osservatorioceola.altervista.org

elnino

Dati live Ceola di Giovo (Val di Cembra, 580m slm):
http://osservatorioceola.altervista.org

yakopuz

Ma ... l'alluvione del Novembre 1966? Dovrebbe essere stata molto peggio! Almeno sul Trentino Orientale.
Occhio che forse nel novembre 66 anche le stazioni erano andate a ko ...

O erano state di durata maggiore? http://www.centrometeolombardo.com/content.asp?ContentId=3786

http://www.protezionecivile.tn.it/binary/pat_protezione_civile/alluvionipiene/memoriaalluvione_11_1966.1304677119.pdf

Sapendo quello che e' successo io ritengo che in quell'occasione le precipitazioni misurate siano fortemente sottostimate ...
Il futuro e' nel presente ... devi solo sapere dove e'

yakopuz

Aggiungo dalla relazione dell'Ing Armani sembra che ci fosse molta neve che si scioglieva e un zero termico molto alto.
Il futuro e' nel presente ... devi solo sapere dove e'

Giacomo da Centa

Citazione di: yakopuz il Ven 07 Novembre, 2014, 14:57:01
Aggiungo dalla relazione dell'Ing Armani sembra che ci fosse molta neve che si scioglieva e un zero termico molto alto.

Da che so io, l'alluvione del 1966 ha avuto come principali cause certamente la precipitazione, ma soprattutto lo scioglimento repentino di una grossa parte di manto nevoso preesistente in quota. E si era arrivati a novembre con i terreni già saturi per continue piogge. Il territorio non era consolidato con molte opere come adesso.

In realtà come totali l'ultimo evento non ci è andato affatto lontano...mancavano (per fortuna) le altre condizioni.

El Bonve

ho letto da qualche parte che nel 66 in 2 giorni ha fatto >400mm d'acqua. sopra un fracasso di neve caduta nel mese di otobre a quote medio-basse.
Modelli stamattina da depressione cosmica leopardiana.
Reading è da suicidio mentre GFS mostra la prima mappa decente (non precipitativa) a 360h.
Non dico altro.
Va bene GW, va bene sfigati, va bene comparto europeo, va bene la Cina, l'India, l'Africa e il Porco bip bip però cazzo dai.......................

(cit. , 1/12/2015)

Thomyorke

Molto molto interessante! Io ho sempre sostenuto che nel 66' la quota neve non fu affatto più alta rispetto alla media del periodo, casomai fu più bassa: con quelle mappe fra il 4 e il 5 secondo me in trentino occidentale nevicò almeno sopra i 1500 mt. Il problema fu piuttosto la presenza di neve a quote medio-basse e il terreno già saturo d'acqua.
Forse solo su trentino orientale la qn fu superiore ai 2000 mt...
www.meteomollaro.it 

Il 28 dicembre 2020 verrà festeggiato come il 25 Aprile della meteorologia trentina. Amen.

MrPippoTN

Curiosità: http://www.avvenire.it/Cronaca/Pagine/trento-maltempo-prevenzione-possibile-mira.aspx

Trento, quando la prevenzione è possibile



Opere contro le alluvioni che non si fanno, come a Genova, si fanno male, come a Carrara, e altre che invece si fanno e salvano davvero dalle alluvioni, come in Trentino. Pubbliche e private. E fanno risparmiare tanti soldi. L'ultima prova ieri quando l'Adige è salito in un giorno di quattro metri, con una portata di 1.380 metri cubi al secondo contro gli appena 150 di due giorni prima. Poteva essere un disastro ma il sistema di 27 idrovore del Consorzio trentino di bonifica (Ctb) ha evitato un disastro. «La piana si sarebbe trasformata in un lago con tantissimi danni, almeno due milioni di euro», spiega l'ingegner Claudio Geat, direttore del Ctb.

Un calcolo ancora approssimativo ma che si collega a quanto accaduto tre mesi fa quando, il 16 agosto, con una portata inferiore, stavano per finire sott'acqua 200 ettari di culture pregiate nella zona tra Caldaro e Trento, con un danno certo allora calcolato di due milioni di euro. Ma l'intervento per meno di una giornata dell'idrovora di Grumo ha evitato la grave alluvione. Un impianto costruito nel 2000 e costato sei milioni, soldi spesi bene che si sono ripagati in poco tempo. Basterebbero tre alluvioni evitate, ma sono state di più, già due quest'anno.

Il Consorzio oltre alle 27 grandi idrovore gestisce 170 chilometri di canali, su circa 10mila ettari di territorio che si sviluppano nel fondovalle lungo il corso dell'Adige e dove vive il 40% della popolazione della provincia. Una doppia mission: miglioramento fondiario e protezione civile. Un lavoro preziosissimo, sottolinea il presidente del Ctb Luigi Stefani «per salvaguardare non solo i terreni agricoli ma anche altre attività e le abitazioni».

Anche per questo territorio, aggiunge, «il "peccato originale" è stato l'eccessivo uso del territorio con vaste aree del fondovalle urbanizzate e quindi impermeabilizzate». E questo fa arrivare più velocemente l'acqua nell'Adige che originariamente scorreva zigzagando e che nell'800 venne profondamente modificato, rettificando il suo corso, bonificando le zone paludose ma anche aumentando portata e velocità. Una situazione a rischio che nel 1966, l'anno dell'alluvione di Firenze, fa finire anche Trento sotto l'acqua, col fiume che si riprendeva il suo antico alveo. Allora gli argini furono alzati di un metro e soprattutto venne rafforzato il sistema di idrovore e canali. Solo negli ultimi 20 anni, grazie ai finanziamenti della Provincia, sono stati investiti 33 milioni e altri 6 fino al 2018.

Certo, ammette l'ingegnere, «la sicurezza assoluta non esiste, c'è solo la riduzione del rischio», ma cui funziona. L'ultima alluvione risale così al 2000 quando finirono parzialmente sott'acqua due quartieri di Trento, per i "rigurgiti" dai canali ormai "tombinati" che passano sotto la città. Anche qui l'eccessiva urbanizzazione. Ma si è corsi ai ripari con due nuove idrovore e anche con l'obbligo per ogni abitazione di Trento e di altri comuni a predisporre una vasca di laminazione dove accumulare la pioggia e l'acqua di scorrimento (da usare poi per irrigare). Così si ha diritto a uno sconto di 3-4 volte dei contributi al Consorzio che è finanziato al 50% dai cittadini e al 50% dalla Provincia, per un bilancio annuo di 1,8 milioni. Soldi spesi bene. Come quelli per la recente mappatura dei canali della città (qui le chiamano "fosse") e una prima fase di pulizia dal fango presente. Il tutto costato per ora appena 100mila euro.

Giacomo da Centa

Infatti, letto stamattina. Per lavoro conosco bene Geat, che dire, grande lavoro quello del Consorzio anche se a volte si trova a dover lottare contro interessi superiori e edifici ovunque, con le fosse della città ormai tutte tombate e che diventano piene al primo scroscio, rispetto a solo una ventina di anni fa.

L'articolo dell'Avvenire nel finale non è che sia chiarissimo, comunque dai, rende l'idea.

Thomyorke

Davvero orgoglioso di far parte di questa regione, investire tanto sul territorio per risparmiare tantissimo. Complimenti.
www.meteomollaro.it 

Il 28 dicembre 2020 verrà festeggiato come il 25 Aprile della meteorologia trentina. Amen.

El Bonve

Citazione di: IlBrenthasete il Sab 08 Novembre, 2014, 13:18:56
Molto molto interessante! Io ho sempre sostenuto che nel 66' la quota neve non fu affatto più alta rispetto alla media del periodo, casomai fu più bassa: con quelle mappe fra il 4 e il 5 secondo me in trentino occidentale nevicò almeno sopra i 1500 mt. Il problema fu piuttosto la presenza di neve a quote medio-basse e il terreno già saturo d'acqua.
Forse solo su trentino orientale la qn fu superiore ai 2000 mt...
in teoria quei giorni la qn sul tn orientale è stata sui 2400m, pobabilmente meno sul tn occidentale ma comunque altina non penso a 1500m diciamo 1800-1900...

comunque ora che ricordo durante la piena dell'avisio del 66 il torrente aveva una portata di più di 1000 m3/s, mentre nell'altra alluvione di trento del 1880 se non sbaglio era di 1200 m3/s. quindi il pericolo più grande per trento è rappresentato dall'avisio. e a quanto pare se ne sono accorti in quanto oggi sull'adige c'è un articolo a tale riguardo.
Modelli stamattina da depressione cosmica leopardiana.
Reading è da suicidio mentre GFS mostra la prima mappa decente (non precipitativa) a 360h.
Non dico altro.
Va bene GW, va bene sfigati, va bene comparto europeo, va bene la Cina, l'India, l'Africa e il Porco bip bip però cazzo dai.......................

(cit. , 1/12/2015)

Thomyorke

Con queste carte qn a 2400 mt?





Mi pare roba da 1000 mt su tn occidentale. Qualcuno ha dati termici?
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Thomyorke

Nooo pippo ha cancellato tutto! Scandalo!!
Aveva scambiato carte alluvionali con prospettive interessanti per il trentino. Solo perchè aveva intravisto geopotenziali verdi su di noi.  ;D ;D ;D
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MrPippoTN

Skantalooooooo!!!11! Comunque di tutto quel che ho cancellato ribadisco "ABBASTA CO STO TN OCCIDENTALE".

elnino

Citazione di: yakopuz il Ven 07 Novembre, 2014, 14:54:42
Ma ... l'alluvione del Novembre 1966? Dovrebbe essere stata molto peggio! Almeno sul Trentino Orientale.
Occhio che forse nel novembre 66 anche le stazioni erano andate a ko ...

O erano state di durata maggiore? http://www.centrometeolombardo.com/content.asp?ContentId=3786

http://www.protezionecivile.tn.it/binary/pat_protezione_civile/alluvionipiene/memoriaalluvione_11_1966.1304677119.pdf

Sapendo quello che e' successo io ritengo che in quell'occasione le precipitazioni misurate siano fortemente sottostimate ...

Io consideravo l'intensità sulle 24 ore, che nel 1966 non fu eccezionalmente intensa se non molto localmente (soprattutto tra l'alta val di Cembra e la val di Fiemme dove a un certo punto si scatenarono dei temporali! Ad esempio in val Cadino caddero oltre 220 mm in 24 ore, ma già a Cavalese furono "soltanto" 87). Non vedo poi perché i dati del 1966 dovrebbero essere sottostimati  :incredulo:
Il disastro del 1966 derivò, oltre a quanto già citato, dagli accumuli nelle 48 ore, quelli sì eccezionali! Comunque quest'anno sono state sullo stesso livello direi, e come totale evento in alcune zone anche peggio, la differenza sta soprattutto nell'assenza di neve in montagna e nel suolo secco.

Qualche confronto su 3 giorni:

Passo Cereda
3-5 novembre 1966: 408 mm
3-5 novembre 2014: 555 mm

Levico
3-5 novembre 1966: 181 mm
3-5 novembre 2014: 207 mm

Cles
4-6 novembre 1966: 199 mm
3-5 novembre 2014: 199 mm

E anche in quell'occasione fece poco in val d'Adige da Trento in giù:

Trento Laste
4-6 novembre 1966: 167 mm
3-5 novembre 2014: 141 mm

Rovereto
4-6 novembre 1966: 103 mm
3-5 novembre 2014: 86 mm

Ronzo
4-6 novembre 1966: 149 mm
3-5 novembre 2014: 163 mm
Dati live Ceola di Giovo (Val di Cembra, 580m slm):
http://osservatorioceola.altervista.org