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Il TAA come terra di confine: identità e stratificazioni culturali

Aperto da MrPippoTN, Mar 09 Settembre, 2014, 14:24:27

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MrPippoTN

L'unica soluzione per integrarsi coi todeschi è mescolare con loro il proprio patrimonio genetico.

Heinrich

#31
Purtroppo in buona parte è così, come tu dici.
E la cosa si inacidisce se da una parte c'è chi la pensa in modo chiuso e dall'altra pure.
Non esisteranno più parti quando ci si troverà davanti a una qualsiasi situazione (al lavoro, al bar, al concerto) e si sarà Menschen, alla pari.

L'integrazione concreta è un'utopia per cui uno scrittore s'è suicidato e oggi vive nell'oblio del governo locale: NESSUNA piazza, strada o vicolo sono ancora state intitolate ad Alexander Langer, un tedesco della Val Ridanna che è visto a tutti gli effetti come un Verräter, un traditore.
Sai cosa si può pensare più concretamente? Che con l'SVP (la DC de noartri) non si otterrà mai nulla.

Allora o si votano i partiti estremisti tedeschi o non c'è speranza perché le cose cambino di netto.Coi Freiheitlichen o altri partiti estremisti si potrebbero cambiare molte cose (NB: sto ragionando per assurdo!).Paradossalmente in meglio, per la minoranza linguistica italiana.Tanti tedeschi son cresciuti con l'idea inculcata dai padri che questa terra è stata loro sottratta.Cioè vivono in un 'sopruso'.

E dall'altra moltissimi italiani vivono e son cresciuti qui con l'arroganza di dire che "fino a prova contraria sulle cartine questa è Italia per cui parlatemi italiano!".Il risultato è un'atmosfera da guerra fredda, una semi-ecatombe degli esseri viventi. Finché ci sono i cash stiamo tutti da dio, certo. 45mila poveri riconosciuti dagli uffici provinciali abitano in A.A., 1/3 di questi solo a Bz, comunque.

Le grandi città, soprattutto Merano e Brixen, ma Bozen anche, oggi propongono numerose realtà sociali mai viste prima: famiglie mescolate (ci sono già Pippo, e sempre più!!!! ;) 8-)) e gruppi di ragazzi totalmente bilingui. Bolzano credo sia migliorata molto da questo punto di vista. Ci sono 40mila studenti delle superiori (quasi 20mila pendolari!) + 5000 studenti universitari di cui la metà stranieri (stranieri intesi pure italiani e trentini!  ;D) e negli ultimi anni si sono moltiplicati i casi d'integrazione che l'SVP e molti italici 'coloni' odiano.

Non so quale suggerimento darti di preciso Bantu. Ho sentito che, nel lavoro, i privati fanno un po' quel che vogliono e purtroppo ho brutte storie da raccontare a supporto. Nell'Alltagsleben però ho l'idea che negli incontri quotidiani dalla Backerei alla Metzgerei all'Apotheke se davanti hai un/una Tiroler, anche solo biascicare il dialetto è un bene.
La reazione "loro", dei tralli, quando tu parli in tedesco o in tirolese, è nell'80% dei casi una reazione di cortesia: cioè ti parlano in italiano!!

Ma non è che lo fanno per dispetto, per impedirti di parlare la loro lingua. Lo fanno al contrario perché ci si viene incontro, appunto.
Tu insisti a parlre tirolese, loro cortesemente ti risponderanno in italiano. Finché, magari, come ho fatto io in passato, chiedi che ti parlino auf Deutsch. (La prima volta l'ho fatto con una cassiera degli ambulatori, ero contento perché ero riuscito a dire quel che volevo, però andato via non avevo capito un acca  ;D)

Bernie

Io ho risolto battendoli con gli sci e guadagnandomi rispetto eterno.
ahahahhahahha  ;D ;D ;D

Per i valligiani sciatori se tu sei forte con gli sci sei quasi uno di loro.
Ho tanti amici sudtiroler, io mentalmente li capisco capisco l'Heimat e capisco che un sudtirolese non abbia niente a che spartire culturalmente con un italiano e soprattutto con quelli ancora più lontani dalla loro cultura tirolese. Capisco la chiusura di certe menti valligiane.
Mi piacerebbe tanto parlare anche solo il tedesco abbastanza correttamente ma non l'ho imparato, ahimè, mia moglie si ha lavorato a Bressanone in azienda tedesca e poi all'estero. La invidio molto.
Non tollero alcuna forma di limitazione della mia libertà personale.

Bernie

Chiaramente parlo di italiano medio, del prototipo dell'italiano medio e del prototipo del sudtirolese medio.
Poi esistono molte sfumature del prototipo.
Non tollero alcuna forma di limitazione della mia libertà personale.

Bernie

Bantu ma quando ti prendono per i fondelli in dialetto tu riesci a resistere dal non fargli capire che hai capito?
Perchè non butti lì due parole in tedesco zittendoli?
Io lo farei...
Tipo "il nemico vi ascolta!"
Non tollero alcuna forma di limitazione della mia libertà personale.

Brok

io posso solo dirvi che quando vivevo a bolzano ero il primo ad essere chiuso e ottuso nei confronti della cultura tedesca (tutta) e del diverso in generale. non appena mi sono trasferito e ho cominciato a viaggiare e conoscere nuove culture , l ´era dei prosciutti sugli occhi era finalmente finita e ho cominciato ad avere un approccio completamente diverso con tutti, da tedeschi a mussulmani a gay e via dicendo....

poi si parla di sudtirolesi tedeschi ma pure noi italiani del südtirol non siamo da meno ma questo grazie alla situazione e alla cultura tedesca con la quale conviviamo , la nostra é stata una reazione nei confronti di questá realtá una sorta di protezione. fino a che un tedesco non accetterá di vivere in una terra bilingue dove tutte le persone hanno gli stessi diritti e sono viste sullo stesso piano non si potrá far altro che mantenere questo muro tra le due culture.

se vivi in cittá e sei  spesso a contatto con l´altra cultura,  sei sicuramente + aperto nei confronti dell´altra popolazione, se invece sei di sarentino e il luogo piú lontano che hai visitato é innsbruck be´ovvio che non posso aspettarmi grandi discorsi e confronti da questa persona.

in generale cmq a me fa impressione e anche tanta tristezza vedere come un turco a berlino sia molto meglio integrato rispetto ad un italiano a bressanone.

e poi volevo anche sottolineare come la cultura tirolese-bavarese sia completamente diversa e assestante rispetto ad esempio il centro-nord germania.
é un po´come mettere a confronto napoletani e veneti, polenta e pasta con la pummarola.
Nato a Bolzano, residente a Stoccolma

ross

Citazione di: Brok il Mar 28 Aprile, 2015, 10:24:40
io posso solo dirvi che quando vivevo a bolzano ero il primo ad essere chiuso e ottuso nei confronti della cultura tedesca (tutta) e del diverso in generale. non appena mi sono trasferito e ho cominciato a viaggiare e conoscere nuove culture , l ´era dei prosciutti sugli occhi era finalmente finita e ho cominciato ad avere un approccio completamente diverso con tutti, da tedeschi a mussulmani a gay e via dicendo....

poi si parla di sudtirolesi tedeschi ma pure noi italiani del südtirol non siamo da meno ma questo grazie alla situazione e alla cultura tedesca con la quale conviviamo , la nostra é stata una reazione nei confronti di questá realtá una sorta di protezione. fino a che un tedesco non accetterá di vivere in una terra bilingue dove tutte le persone hanno gli stessi diritti e sono viste sullo stesso piano non si potrá far altro che mantenere questo muro tra le due culture.

se vivi in cittá e sei  spesso a contatto con l´altra cultura,  sei sicuramente + aperto nei confronti dell´altra popolazione, se invece sei di sarentino e il luogo piú lontano che hai visitato é innsbruck be´ovvio che non posso aspettarmi grandi discorsi e confronti da questa persona.

in generale cmq a me fa impressione e anche tanta tristezza vedere come un turco a berlino sia molto meglio integrato rispetto ad un italiano a bressanone.

e poi volevo anche sottolineare come la cultura tirolese-bavarese sia completamente diversa e assestante rispetto ad esempio il centro-nord germania.
é un po´come mettere a confronto napoletani e veneti, polenta e pasta con la pummarola.


Gia', mi ricordo all'universita' un amico bolzanino di madrelingua tedesca che si vergognava a parlare tedesco con gente dalla germania perche' sapeva che il suo tedesco dialettale sarebbe stonato ...ok un po' estrema come attitudine ma rende l'idea  ;D

E concordo con l'idea della chiusura culturale come un problema di fondo. Credo, o naive, spero  che per la generazione piu' giovane il bilinguismo sia visto come una marcia in piu' piu' che il pretesto per il soliti discorsi italiani vs sudtirolesi. Ma chiaro funziona solo se uno viaggia e vede altre culture. D'altronde e' la stessa cosa che avere un trentinazo delle valli che ti fa la battuta in dialetto verso un "terone" pugliese come il pres  :P (O un galllese che serve cibo avariato ad un inglese al pub....true story)
BAROMETER, n.
An ingenious instrument which indicates what kind of weather we are having. - A. Bierce, The Devil's Dictionary

Lorenz1982

Citazione di: MrPippoTN il Mar 28 Aprile, 2015, 09:45:06
L'unica soluzione per integrarsi coi todeschi è mescolare con loro il proprio patrimonio genetico.
;D ;D ;D ;D ;D


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MrPippoTN

Comunque, al di là di tutti i comprensibili screzi di origine storica tra popolazione più o meno indigena e popolazione più o meno immigrata, l'unica vera piaga sociale di questo territorio è che l'idea di condurre un briciolo di vita mondana - o peggio ancora di vita notturna - spesso equivale a compiere un "peccato mortale". Parlo soprattutto per il Trentino, perché ultimamente ho notato che l'Alto Adige si sta un po' emancipando da questo problema.

Ciò che al di là delle rare eccezioni resta un autentico dramma, a mio modesto avviso, è il risultato di un mix deleterio tra cultura cattolica di stampo asburgico ed abitudine a vivere in luoghi dove un palazzo di tre piani è considerato "zona densamente popolata". Per inciso: a Trento, un palazzo di quattro piani si chiama formicaio e un quartiere con più di due palazzi superiori ai quattro piani è praticamente considerato Little Tokyo.

Ma dicevamo... Vita mondana = peccato mortale. Perché? Semplificando... Da una parte, il fondamentalismo cattolico di stampo asburgico deve aver portato la maggior parte delle persone a vivere con enormi sensi di colpa ogni minuto sottratto al lavoro e alla preghiera (oggi che non prega più nessuno al posto di preghiera potete mettere altri doveri imprescindibili come "le pulizie domestiche" o, "una gita in montagna", o "curare l'orto"); dall'altra, è fortemente diffusa un'oggettiva difficoltà nel sentirsi a proprio agio in presenza di "estranei" (e per estraneo non intendo il pakistano che ti vende le rose al ristorante, ma il tizio della Val di Sole che entra in un bar della Val Rendena).

Questa terribile repulsione nei confronti della gente che fondamentalmente si incrocia sul pianerottolo di casa, o per strada o al supermercato è più o meno marcata a seconda delle zone. Secondo la mia esperienza, a Rovereto e soprattutto Riva, gli standard di quest'insofferenza sono tutto sommato accettabili, e in linea con altre realtà analoghe del resto del Nord Italia. A Trento in particolare, invece, la tolleranza nei confronti di tutto ciò che nel resto del mondo è considerato l'abc del vivere associato rasenta lo zero. Pertanto, chiunque provenga da fuori e si ritrovi a vivere nel capoluogo ai piedi del Bondone deve immediatamente rassegnarsi a quanto segue:

1) parlare in una piazza dopo ora di cena è considerato disturbo della quiete pubblica; del resto...
2) uscire la sera è sinonimo di bighellonare;
3) laddove esistano discoteche o qualcosa che vi assomigli, andare a ballare è considerato socialmente accettabile solo nel periodo degli studi (ma sia chiaro: all'università si va per studiare, quindi qualunque luogo di aggregazione giovanile al di fuori delle biblioteche è del tutto superfluo);
4) il matrimonio è la tomba della (poca) vita sociale consentita al di fuori delle proprie mura domestiche;
5) se poi si hanno figli l'unica forma di divertimento percorribile è praticare sport;
6) se il giorno dopo si lavora, qualunque attività serale è improponibile ("Ma sei matto? Va che domani mattina io mi devo alzare alle 6!"), e se il giorno dopo non si lavora bisogna comunque alzarsi alle 6 per occuparsi dei suddetti doveri: le pulizie domestiche, la gita in montagna, l'orto.

Fatta eccezione per tutto questo, e se ci si rassegna al fatto che ormai non nevica più, il Trentino resta comunque il posto più bello del mondo.

bantu86

Citazione di: MrPippoTN il Mar 28 Aprile, 2015, 16:20:08

1) parlare in una piazza dopo ora di cena è considerato disturbo della quiete pubblica; del resto...
2) uscire la sera è sinonimo di bighellonare;
3) laddove esistano discoteche o qualcosa che vi assomigli, andare a ballare è considerato socialmente accettabile solo nel periodo degli studi (ma sia chiaro: all'università si va per studiare, quindi qualunque luogo di aggregazione giovanile al di fuori delle biblioteche è del tutto superfluo);
4) il matrimonio è la tomba della (poca) vita sociale consentita al di fuori delle proprie mura domestiche;
5) se poi si hanno figli l'unica forma di divertimento percorribile è praticare sport;
6) se il giorno dopo si lavora, qualunque attività serale è improponibile ("Ma sei matto? Va che domani mattina io mi devo alzare alle 6!"), e se il giorno dopo non si lavora bisogna comunque alzarsi alle 6 per occuparsi dei suddetti doveri: le pulizie domestiche, la gita in montagna, l'orto.

Fatta eccezione per tutto questo, e se ci si rassegna al fatto che ormai non nevica più, il Trentino resta comunque il posto più bello del mondo.

Grande Pippo!

1) parlare in una piazza dopo ora di cena è considerato disturbo della quiete pubblica; del resto...

Dai non esagerare a me è capitato di fare due chiacchere in piazza duomo dopo cena  ;D

2) uscire la sera è sinonimo di bighellonare;

Ma tu dopo 8 ore di lavoro hai voglia di uscire la sera se non per una mangiata?? Io in genere no.

3) laddove esistano discoteche o qualcosa che vi assomigli, andare a ballare è considerato socialmente accettabile solo nel periodo degli studi (ma sia chiaro: all'università si va per studiare, quindi qualunque luogo di aggregazione giovanile al di fuori delle biblioteche è del tutto superfluo);

Non ho fatto l'Uni a Trient per cui non so

4) il matrimonio è la tomba della (poca) vita sociale consentita al di fuori delle proprie mura domestiche;

Se ti sposi con senno ti viene naturale prediligere altre priorità, poi il calcetto o la parta mia moglie si è rassegnata a dovermela concedere  ;D

5) se poi si hanno figli l'unica forma di divertimento percorribile è praticare sport;

Te lo dirò nel futuro

6) se il giorno dopo si lavora, qualunque attività serale è improponibile ("Ma sei matto? Va che domani mattina io mi devo alzare alle 6!"), e se il giorno dopo non si lavora bisogna comunque alzarsi alle 6 per occuparsi dei suddetti doveri: le pulizie domestiche, la gita in montagna, l'orto.

Bè quando facevo il pendolare l'ultima roba di cui avevo voglia era fare tardi. Al più, come adesso, qualche cena con gli amici

Ergo dipende che vita ti piace. Se ti piace stare trallo e la sera andare a trovare amici et simili Trento, ma anche Bolzano, sono il TOP!!!

Bernie

Citazione di: Bernie il Mar 28 Aprile, 2015, 10:22:15
Bantu ma quando ti prendono per i fondelli in dialetto tu riesci a resistere dal non fargli capire che hai capito?
Perchè non butti lì due parole in tedesco zittendoli?
Io lo farei...
Tipo "il nemico vi ascolta!"

Bantuuuuuuuu mi rispondi??????????  ;)
Non tollero alcuna forma di limitazione della mia libertà personale.

bantu86

Citazione di: Bernie il Mar 28 Aprile, 2015, 16:52:24
Citazione di: Bernie il Mar 28 Aprile, 2015, 10:22:15
Bantu ma quando ti prendono per i fondelli in dialetto tu riesci a resistere dal non fargli capire che hai capito?
Perchè non butti lì due parole in tedesco zittendoli?
Io lo farei...
Tipo "il nemico vi ascolta!"

Bantuuuuuuuu mi rispondi??????????  ;)
Non ho mai voluto, anche perché si rischiano di creare tensioni nel lavoro. Ad esempio l idraulico potrebbe dire al cliente che qualcosa non va nell'impianto di riscaldamento dandoci la colpa a noi che forniamo la pompa di calore... Ecc
..
Non ne vale pena secondo me.

aus den Alpen


El Bonve

Pippo quella della vita notturna morta è una cosa che riguarda il capoluogo. Lì sì che è deprimente, ma non generalizziamo a tutto il territorio.
Modelli stamattina da depressione cosmica leopardiana.
Reading è da suicidio mentre GFS mostra la prima mappa decente (non precipitativa) a 360h.
Non dico altro.
Va bene GW, va bene sfigati, va bene comparto europeo, va bene la Cina, l'India, l'Africa e il Porco bip bip però cazzo dai.......................

(cit. , 1/12/2015)

Brok

e quindi bolzano come vita notturna supera trento ora?

non esiste il casino del venerdi e sabato sera a bere birra in un ipotetica piazza erbe di trento?

e su questo punto di vista spezzo una lancia a favore dei sudtirolesi di madrelingua tedesca, per loro bere birra e chiacchierare in piazza erbe e´ assolutamente normale e viene accettato tranquillamente, viceversa i politici di madrelingua italiana non tollerano assolutamente ció che si svolge settimanalmente in centro a bolzano...
Nato a Bolzano, residente a Stoccolma

MrPippoTN