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Il caldo di questi giorni

Aperto da MrPippoTN, Ven 27 Dicembre, 2013, 13:54:09

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Giacomo da Centa

#45
Citazione di: MrPippoTN il Mer 01 Gennaio, 2014, 17:29:44
Il vp così sparato è effetto, non causa del gw...

E cmq il vp sparato non spiega le anomalie in Siberia e il caldo non dovrebbe interessare la Scandinavia in assenza di scambi meridiani.

E i ghiacci artici dovrebbero essere in salute...invece...meglio dell'anno scorso ma rispetto a (solo) qualche anno fa sono in deficit

http://nsidc.org/arcticseaicenews/

Flavioski

Tempo fa trovai un interessante articolo (mi pareva di averlo salvato, ma ovviamente non lo trovo) in cui si dimostrava come la 552 DAM (gpt a 500 mb/hPa) avesse guadagnato mediamente negli ultimi 30 o 40 anni una cosa tipo 500 km di latitudine in Europa, ovviamente verso nord. Se non ricordo male c'era un leggero sbilanciamento, nel senso che l'incremento di latitudine era più netto ad ovest (Mediterraneo centro-occidentale e vicino Atlantico) e meno verso i Balcani e il Medio Oriente.

Questo per me spiegherebbe abbastanza bene sia l'aumento medio di temperatura che le sempre più frequenti situazioni bariche "stagnanti" (che sarebbe poi la minor variabilità di cui parlo ogni tanto) o dominate da circolazioni secondarie anche alle medie latitudini: sempre più frequenti i "cut-off" delle ondulazioni in caso di scambi meridiani, mentre in caso di zonalità come in questo periodo l'aria di origine subtropicale riesce a guadagnare molto di più in latitudine, sempre mediamente, rispetto a 30-40 anni fa.

In sostanza anche in quota (almeno in troposfera) il caldo troverebbe strada più facilmente verso N, poi è chiaro che in un periodo dominato da scambi meridiani (se ci si trova dalla parte giusta però), magari in un inverno come quello scorso con un VP molto disturbato, si possono avere per fortuna ancora dei periodi freddi, ma il bilancio alla fine è quello che è.


:ciao:

Giacomo da Centa

Citazione di: Flavioski il Mer 01 Gennaio, 2014, 19:55:06
Tempo fa trovai un interessante articolo (mi pareva di averlo salvato, ma ovviamente non lo trovo) in cui si dimostrava come la 552 DAM (gpt a 500 mb/hPa) avesse guadagnato mediamente negli ultimi 30 o 40 anni una cosa tipo 500 km di latitudine in Europa, ovviamente verso nord. Se non ricordo male c'era un leggero sbilanciamento, nel senso che l'incremento di latitudine era più netto ad ovest (Mediterraneo centro-occidentale e vicino Atlantico) e meno verso i Balcani e il Medio Oriente.

Questo per me spiegherebbe abbastanza bene sia l'aumento medio di temperatura che le sempre più frequenti situazioni bariche "stagnanti" (che sarebbe poi la minor variabilità di cui parlo ogni tanto) o dominate da circolazioni secondarie anche alle medie latitudini: sempre più frequenti i "cut-off" delle ondulazioni in caso di scambi meridiani, mentre in caso di zonalità come in questo periodo l'aria di origine subtropicale riesce a guadagnare molto di più in latitudine, sempre mediamente, rispetto a 30-40 anni fa.

In sostanza anche in quota (almeno in troposfera) il caldo troverebbe strada più facilmente verso N, poi è chiaro che in un periodo dominato da scambi meridiani (se ci si trova dalla parte giusta però), magari in un inverno come quello scorso con un VP molto disturbato, si possono avere per fortuna ancora dei periodi freddi, ma il bilancio alla fine è quello che è.


:ciao:

Si era uno studio che avevo letto pure io e ricordo bene...mhhh, devo pensare dove l'avevo visto...

Flavioski

Ho trovato qualcosa di simile relativo però al solo periodo estivo, è un articolo del 2008 uscito sul Meteogiornale sulla base di dati NOAA.
Purtroppo con questo formato non si vedono le immagini, cmq le descrizioni mi sembrano piuttosto chiare: in 50 anni la 580 DAM media in estate sarebbe passata dalla Calabria alla Liguria, circa 7-800 km più a nord...


"Indagini Climatiche » Obiettivo Clima
Obiettivo Clima: Una nuova tipologia di estate mediterranea
Analisi dei gpt a 500 hPa durante la stagione estiva negli ultimi 50 anni.
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Analizzando le mappe dei gpt a 500 hPa appare chiaro come negli ultimi 50 anni le estati mediterranee si siano fatte sempre più calde e afose. Vediamone le ragioni.

Aldo Meschiari: 09-07-2008 ore 12:15

Senza avere alcuna pretesa di voler spiegare l'inspiegabile,
in questo articolo vorremmo invece dimostrare che negli ultimi 50 anni, cioè dagli anni '60 sino ad oggi, è avvenuto un progressivo ma inesorabile cambiamento climatico in Europa e nel Mediterraneo durante la stagione estiva, da giugno ad agosto.

Per fare ciò abbiamo analizzato, per decennio, le medie dei gpt in area europea, cercando di capire se le isoipse avessero subito mutamenti di posizione in questo arco di tempo. Ricordiamo che i gpt altro non sono che i geopotenziali, in parole povere l'altezza che, in questo caso, la pressione di 500 hPa assume nella troposfera. Quindi tutti i punti che uniscono una stessa altezza vengono definiti isoipsa. L'isoipsa di 5800 metri indica che la pressione di 500 hPa si trova su quella linea immaginaria a quella altezza troposferica.

Utilizzare l'altezza di geopotenziale di 500 hPa è strategico, perché questa generalmente indica la media troposfera, dove i sistemi nuvolosi importanti sono di più facile individuazione. Inoltre è chiaro che a valori più alti delle isoipse a 500 hPa corrispondo pressioni più elevate e in estate anche temperature più alte. Insomma per il noto fenomeno della subsidenza in presenza di pressioni anticicloniche l'aria viene compressa e tende a riscaldarsi. Infine anche l'origine delle masse d'aria può essere studiato in questo modo. Geopotenziali molto elevati, come quelli superiori a 5800 mt generalmente corrispondono a masse d'aria sub-tropicale, mentre naturalmente si deve parlare di masse d'aria temperate oceaniche per geopotenziali inferiori ai 5800 mt. Questo sia chiaro è detto in estrema sintesi.

Se iniziamo a analizzare la prima carta,vedremo come la collocazione delle tre principali isoipse guida, 5600, 5700 e 5800 metri, assume questo assetto in Europa. La 560 (d'ora in avanti utilizzerò per comodità i dam) si trova tra la Scozia e la Scandinavia meridionale (Oslo, Stoccolma, Helsinki) . La 570 passa più o meno per Parigi, Francoforte, Cracovia e Kiev.
Infine la 580 si trova molto a sud, da Madrid scende vistosamente verso la Calabria fino al Peloponneso e alla Turchia meridionale.
prima immagine del capitolo 1 del reportage 3464

Fonte NOAA

Passiamo agli anni '70.
Notiamo già piccole variazioni.
La 560 si è alzata di latitudine, ed ora passa a nord della Scozia, poi Bergen e attraversa la Scandinavia centrale, non più quella meridionale.
Anche la 570 si è alzata di almeno un centinaio di km verso nord. Ora passa dal Belgio.
Infine la 580 è rimasta invece stabile.
seconda immagine del capitolo 1 del reportage 3464

Fonte NOAA

Con gli anni '80 i cambiamenti divengono sensibili.
La 560 oramai passa molto a nord della Scozia.
La 570 si è spostata ancora a nord, e passa ora per i Paesi Bassi e per il nord della Germania.
Infine la 580 in Italia si è spostata dalla Calabria sino a Roma, con un salto notevole di qualche centinaio di km.
terza immagine del capitolo 1 del reportage 3464

Fonte NOAA

Gli anni '90 confermano questo trend.
Se rimane stabile la 560, la 570 ormai tocca l'Inghilterra meridionale e il nord-Europa.
Rispetto agli anni '60, durante i quali passava per il centro-Europa, il salto è stato considerevole.
Infine la 580 ormai è sui Pirenei, e passa sempre per Roma in Italia.
quarta immagine del capitolo 1 del reportage 3464

Fonte NOAA

Gli anni 2000 vedono un ulteriore innalzamento delle isoipse guida.
Ormai la 560 viaggia nel centro-nord della Scandinavia.
La 570 sta per abbordare Londra, e si è ben accampata nel nord-Europa.
La 580 sconfina in Francia meridionale e arriva sino a Firenze in Italia, escludendo la Grecia.
quinta immagine del capitolo 1 del reportage 3464

Fonte NOAA

Riguardo all'Italia si è passati, parlando della 580, da una collocazione media negli anni '60 in Calabria meridionale a lambire la Liguria e a piazzarsi a nord di Firenze! Un salto di circa 700/800 km! Ciò significa che, climaticamente parlando, ciò che negli anni Sessanta era normale per regioni come Calabria, Sicilia e Puglia, ora è divenuto invece la norma per l'area della cosiddetta linea gotica, dall'Appennino ligure a quello Tosco-emiliano. Un cambiamento non di poco.
In sostanza significa che l'anticiclone africano è divenuto molto più invadente e riesce sempre più spesso ad estendere le sue grinfie più a nord: ciò che prima era un'eccezione, ora è la norma.

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Aldo Meschiari"


:ciao: