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Previsione della quota neve

Aperto da MrPippoTN, Mar 19 Marzo, 2013, 13:26:27

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MrPippoTN

I PARAMETRI CHE INFLUENZANO IL LIMITE DELLA NEVICATA:

http://www.aineva.it/pubblica/neve68/5_marigo/marigo1.html

Inizio da qui e dedico questo thread al Franz e a tutti coloro che credono che l'unico parametro che conta sia il calore latente di fusione.

Thomyorke

ma chi l'ha mai detto!scusa se a una settimana ho previsto la neve a trento nonostante tu avessi affermato che la cosa sarebbe stata impossibile.
www.meteomollaro.it 

Il 28 dicembre 2020 verrà festeggiato come il 25 Aprile della meteorologia trentina. Amen.

MrPippoTN

Citazione di: Thomyorke il Mar 19 Marzo, 2013, 13:29:38
ma chi l'ha mai detto!scusa se a una settimana ho previsto la neve a trento nonostante tu avessi affermato che la cosa sarebbe stata impossibile.

Mi riferisco a quando scrivi cose del tipo "con correnti da sud e precpitazioni forti a Trento è neve matematica anche se c'è la +2°C"...

Secondo me, invece, senza freddo preesistente (cuscino) o senza componente fredda intrinseca l'Atlantico lava anche Trento o al massimo la spaciocca... ecco perché a 3 giorni dall'evento ho dirottato la scommessa sui 15 cm, a un certo punto i 5 ho iniziato a darli per scontati anch'io  ;D

ste77

comunque io ero a Roma e non ho partecipato molto al pre evento...
ma devo dire che Marzo per il fondovalle è ancora più caldo di quello che pensavo, perchè se mi avessero detto un mese fa che entrava una -10 e 2 giorni dopo faceva 50mm in 20 ore con al massimo una -1/0 a 850hp mi sarei immaginato di vedere Gardolo con 50cm e Rovereto con 30cm di neve...
5-6 giorni prima io la credevo un po' come il Franz, poi già 2-3 giorni prima vedendo le temperature reali ho cambiato idea e ho capito che sarebbe stato roba solo da Trento in sù...
secondo me il problema è stato che il freddo non si è depositato bene perchè è stato sempre ventoso infatti la minima è stata solo di -3 sabato mattina...e poi la perturbazione ci ha messo un po' troppo ha fatto più di 24 ore di nuvolaglia e pioggerella...
sono cosciente di abitare dalla parte sbagliata delle Alpi
MeteoCalliano

Dany79snow

#4
Citazione di: ste77 il Mar 19 Marzo, 2013, 16:26:41
comunque io ero a Roma e non ho partecipato molto al pre evento...
ma devo dire che Marzo per il fondovalle è ancora più caldo di quello che pensavo, perchè se mi avessero detto un mese fa che entrava una -10 e 2 giorni dopo faceva 50mm in 20 ore con al massimo una -1/0 a 850hp mi sarei immaginato di vedere Gardolo con 50cm e Rovereto con 30cm di neve...
5-6 giorni prima io la credevo un po' come il Franz, poi già 2-3 giorni prima vedendo le temperature reali ho cambiato idea e ho capito che sarebbe stato roba solo da Trento in sù...
secondo me il problema è stato che il freddo non si è depositato bene perchè è stato sempre ventoso infatti la minima è stata solo di -3 sabato mattina...e poi la perturbazione ci ha messo un po' troppo ha fatto più di 24 ore di nuvolaglia e pioggerella...

stefano la mattina del peggioramento (andate a vedervi i dati)... nella bassa
a Riva e Arco si è andati sugli 0-1° anche a Rovereto mi pare

Da Trento verso nord causa nuvolosità la minima abbondantemente sopra i 3....e da massime praticamente uguali Trento è crollata allo 0 in circa 9-10 ore,gli altri ne hanno impiegate 6-7 in più..a giochi quasi fatti...

e sabato mattina ha fatto solo -3° anche a trento nord..

orografia docet ;D :aimieitempi:
Stazione meteo Davis Vp2 http://www.meteogardolo.it
Webcam 3mpx Mobotix http://www.meteogardolo.it/index.php/webcam
Da ottobre 2011 stazione di Villa Warth (Gardolo-TN)a 375 metrie Calisio a 710mt.
Da dicembre 2011 Vason 1740mt!!!
26Giugno12 fotovoltaico power!

MrPippoTN

Avete letto l'articolone del link? Interessantissimo, no?

Io ho trovato particolarmente interessante alcuni passaggi:

1) In condizioni di gradiente verticale di temperatura standard, il limite della neve scende, secondo le osservazioni effettuate sulle Alpi italiane, solitamente 200/300 m sotto lo zero termico in caso di debole precipitazione, 400/500 m in caso di precipitazione moderata, 600/800 m in caso di precipitazione intensa, anche di più in caso di fenomeni accompagnati da instabilità, durante i quali, specie nella stagione primaverile, al fenomeno del raffreddamento da fusione si aggiunge il rovesciamento di aria fredda tipico delle precipitazioni di natura convettiva (Kappenberger/Kerkmann, 1997):



2) Turbolenza nei bassi strati

Il processo di raffreddamento da fusione può verificarsi secondo la regola generale rapportata all'intensità della precipitazione solo nel caso in cui la precipitazione stessa non sia accompagnata da forte rimescolanza nei bassi strati; già altri autori (Lackmann et al. 2002; Kain et al. 2000) hanno dimostrato come condizione necessaria per avere un marcato raffreddamento da fusione sia la presenza di una debole avvezione orizzontale di temperatura. In pratica, in caso di intenso flusso nei bassi strati, la formazione dello strato di isotermia al di sotto dello zero termico risulta inibita a causa del forte rimescolamento, che continua ad apportare masse d'aria più calda, non permettendo un consistente raffreddamento per sottrazione del calore latente; tale fenomenologia è evidente sui primi contrafforti di una catena montuosa direttamente interessata da correnti d'aria umida in grado di produrre precipitazioni da Stau (es. le Prealpi venete) in caso di intenso flusso: in questo caso il raffreddamento da fusione si manifesta in maniera poco significativa, poiché le masse che subiscono il processo di raffreddamento sono continuamente sostituite da masse d'aria costantemente più mite.
Solitamente il valore massimo di velocità del vento nei bassi strati che consente la formazione di importanti strati di isotermia da fusione si aggira attorno a 0,2/0,4 m/s; oltre tali valori il rimescolamento è tale da inibire in buona parte il raffreddamento da fusione.

Nelle valli più interne e protette rispetto ai flussi nei bassi strati, eventuali cuscinetti di aria fredda possono mantenersi a lungo anche in presenza di significative correnti di aria più mite in quota, e la mancata rimescolanza favorisce il rapido progredire dall'alto verso il basso delle condizioni di isotermia da fusione.

L'articolo va avanti ed è INTERESSANTISSIMO dal punto di vista didattico, spiega un po' tutte le differenze tra Busa, Vallagarina e Val d'Adige...

MrPippoTN

"La notevole differenza tra quota dello zero termico nella libera atmosfera e limite della nevicata è un fenomeno tipico delle valli interne (es. valli dolomitiche), mentre non si osserva praticamente mai sui settori aperti, specie quelli esposti alle correnti miti (settori prealpini); così, spesso, la differenza del limite della nevicata, a parità di zero termico, può risultare molto marcata tra settori geografici diversi anche all'interno della stessa regione".

MrPippoTN

Sta cosa della turbolenza nei bassi strati me la devo assolutamente studiare perché voglio capire come mai a sud del Doss Trento e a Romagnano fiocca sempre così poco rispetto al resto della valle.

MrPippoTN

Ale, ho una domanda per te: "Solitamente il valore massimo di velocità del vento nei bassi strati che consente la formazione di importanti strati di isotermia da fusione si aggira attorno a 0,2/0,4 m/s; oltre tali valori il rimescolamento è tale da inibire in buona parte il raffreddamento da fusione."

POSSIBILE? 0,2 / 0,4 m/s è pochissimo... Praticamente se il vento soffia a più di 0,7 / 1,4 km/h il raffreddamento da fusione viene meno?

Thomyorke

Citazione di: MrPippoTN il Mar 19 Marzo, 2013, 22:07:35
Sta cosa della turbolenza nei bassi strati me la devo assolutamente studiare perché voglio capire come mai a sud del Doss Trento e a Romagnano fiocca sempre così poco rispetto al resto della valle.

aggiungo carne al fuoco: nel caso della neve da addolcimento di dicembre Romagnano ha accumulato più di Villamontagna, ma in quel caso forse quest'ultima risultava troppo aperta al flusso da sud-ovest che alle medie quote iniziava a pompare aria più calda rispetto alla quale invece Romagnano risultava più riparata...
Forse quindi la turbolenza nei bassistrati in quel caso non ha inciso poichè le T di partenza nello strato fra il suolo e i 600 mt erano molto basse...
Ricordo che a Villa iniziò a cadere ghiaccio già dalla mezzanotte, mentre a Gardolo nevicava a larghe falde: evidentemente i fiocchi si scioglievano parzialmente (attorno ai 1200 mt!?) e rigelavano una volta incontrato lo strato freddo (il mio termometro segnava -1.7...
Il 18 marzo invece situazione inversa con T più basse in quota e più alte nello strato finale della colonna: ecco perchè forse eventuali turbolenze nei bassistrati sono risultate fatali per avere una nevicata consistente! Sarebbe davvero utile conoscere la temperatura ogni 100 metri sopra Romagnano ed analizzare come si comporta rispetto al versante est della valle!! 
www.meteomollaro.it 

Il 28 dicembre 2020 verrà festeggiato come il 25 Aprile della meteorologia trentina. Amen.

ross

Citazione di: MrPippoTN il Mar 19 Marzo, 2013, 22:09:50
Ale, ho una domanda per te: "Solitamente il valore massimo di velocità del vento nei bassi strati che consente la formazione di importanti strati di isotermia da fusione si aggira attorno a 0,2/0,4 m/s; oltre tali valori il rimescolamento è tale da inibire in buona parte il raffreddamento da fusione."

POSSIBILE? 0,2 / 0,4 m/s è pochissimo... Praticamente se il vento soffia a più di 0,7 / 1,4 km/h il raffreddamento da fusione viene meno?

hmm si e' molto bassa. Magari parlano di velocita' verticali, che in genere sono molto basse. Comunque ad esempio per strati inversionali duraturi e forti che crescono durante la notte, gia' 1m/s di vento e' deleterio. Li devi considerare si parla di meccanismi con scale temporali dell'ordine dell'ora, e se il raffreddamento e' constantemente disturbato dal rimescolamento, anche se piccolo, risulta meno effettivo
BAROMETER, n.
An ingenious instrument which indicates what kind of weather we are having. - A. Bierce, The Devil's Dictionary

Thomyorke

Altro dato IMBARAZZANTE: Mezzolombardo praticamente 0 cm accumulati, Maso Milano più di 50...il tutto in 3 km di distanza...
www.meteomollaro.it 

Il 28 dicembre 2020 verrà festeggiato come il 25 Aprile della meteorologia trentina. Amen.

ste77

a romagnano in generale fa una fatica bestia a girare da pioggia a neve e ad accumulare...in queste situazioni è veramente una delle zone peggiori...quando invece c'è cuscino e parte neve si comporta bene forse anche meglio o uguale di molte zone di Trento sud...

poi ovvio sta 5km a sud di Trento...
sono cosciente di abitare dalla parte sbagliata delle Alpi
MeteoCalliano

MrPippoTN

Beccatevi sto pdf: 140825

SNOW LEVEL FORECASTING METHODS AND PARAMETERS;TWO PRACTICAL EXAMPLES ON EASTERN ITALIAN ALPS

E' in inglese, mi spiace, ma presenta due casi interessantissimi, soprattutto il primo.

:ciao:

Fede

Citazione di: Thomyorke il Mar 19 Marzo, 2013, 22:24:49
Altro dato IMBARAZZANTE: Mezzolombardo praticamente 0 cm accumulati, Maso Milano più di 50...il tutto in 3 km di distanza...

Ma quando? Ieri ho misurato 17cm a Mezzolombardo.

Qui a Mezzocorona ora ci saranno 2cm la verticale del monte incide molto in questa stagione e scalda ma Mezzolombardo proprio no.