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14 settembre 2010: finalmente apre il primo forum esclusivamente dedicato ai meteoappassionati del Trentino - Alto Adige / Südtirol!

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Luca Mercalli a Trento venerdì 28 settembre ore 18:30

Aperto da maxuz, Mar 18 Settembre, 2012, 16:03:56

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Giacomo da Centa

Peeeerò che interventone! Prevedo dibattiti in arrivo!  8-) 8-) 8-)

Heinrich

Ricordavo bene che l'Oscar non è molto daccordo con le posizioni di Mercalli e del GW.

Sapevo di Karakorum e Kilimanjaro in bilancio sempre -o da sempre- positivo. Poi di recente l'Antartide che sta benone e bene così eh! Che NESSUN essere umano osi portar lì trivelle per petroli a 20km di profondità.


Il punto con cui non concordo è che non è possibile pensare che l'impatto dell'uomo sull'ambiente sia minimo!!
E' come aver sfiducia nel proprio occhio!

L'abbiamo davanti al naso ogni giorno ''l'impatto minimo dell'uomo''.

E senza scomodare di cosa sono fatte le nostre città, mi rifiuto semplicemente di pensare che anche solo 1 miliardo e mezzo di cinesi non abbiano influenza sul -loro- e sul nostro ambiente.
Ed è anche un po' ovvio, scusate.
Così come le formiche intervengono nel loro habitat -sottobosco- con i formicai, allo stesso modo noi.
Il punto -è che forse ci sfugge sta cosa- è che il nostro habitat ha un diametro che è l'Equatore e ha i confini che finiscono quando inizia il mare. Punto.


Discorso empirico: non mi sembra logico credere che più di 200mila litri di petrolio fuoriusciti dai fondali del Golfo del Messico a causa della BP non possano incidere sull'ambiente marino e quindi sul sistema marino: dalle correnti ai cicli interni, oppure non credo che 1500 centrali a carbone in Cina non influiscano sull'atmosfera del pianeta, come non posso credere che un'isola di rifiuti più grande della nostra regione intera si aggiri nel Pacifico come risultato dell'equazione mare = discarica.

Son cose ovvie credo, com'è ovvio pensare che ogni creatura vivente lascia un'impronta sul proprio habitat, specie poi se degli umanoidi in numero di 7 miliardi e mezzo su un pianeta di 12mila 750 km di diametro.....



E' vecchia la dibattuta questione del grafico a forma di 'stecca da hockey' che è sfalsato e non valido.
Però siccome manco dal linguaggio scientifico da troppo tempo, non mi permetto di postare numeri e dati dei quali capirei la metà delle cose.

Un recente articolo -dalla Repubblica- celebrava l'avvento delle tecnologie Hi-tech biodegradabili!

MrPippoTN

Citazione di: Giacomo da Centa il Mar 02 Ottobre, 2012, 09:17:11
Peeeerò che interventone! Prevedo dibattiti in arrivo!  8-) 8-) 8-)

Mah, io liquido il tutto così: m'importa una sega dell'Antartide, il mio problema è il Trentino. Baratto 3°C di aumento su scala globale in cambio di 2°C di dimunizione qui da noi, per i prossimi 50 anni. Dopodichè, per quanto mi riguarda, il pianeta Terra può anche esplodere.

Thomyorke

Citazione di: Heinrich il Mar 02 Ottobre, 2012, 10:05:40
Ricordavo bene che l'Oscar non è molto daccordo con le posizioni di Mercalli e del GW.

Sapevo di Karakorum e Kilimanjaro in bilancio sempre -o da sempre- positivo. Poi di recente l'Antartide che sta benone e bene così eh! Che NESSUN essere umano osi portar lì trivelle per petroli a 20km di profondità.


Il punto con cui non concordo è che non è possibile pensare che l'impatto dell'uomo sull'ambiente sia minimo!!
E' come aver sfiducia nel proprio occhio!

L'abbiamo davanti al naso ogni giorno ''l'impatto minimo dell'uomo''.

E senza scomodare di cosa sono fatte le nostre città, mi rifiuto semplicemente di pensare che anche solo 1 miliardo e mezzo di cinesi non abbiano influenza sul -loro- e sul nostro ambiente.
Ed è anche un po' ovvio, scusate.
Così come le formiche intervengono nel loro habitat -sottobosco- con i formicai, allo stesso modo noi.
Il punto -è che forse ci sfugge sta cosa- è che il nostro habitat ha un diametro che è l'Equatore e ha i confini che finiscono quando inizia il mare. Punto.


Discorso empirico: non mi sembra logico credere che più di 200mila litri di petrolio fuoriusciti dai fondali del Golfo del Messico a causa della BP non possano incidere sull'ambiente marino e quindi sul sistema marino: dalle correnti ai cicli interni, oppure non credo che 1500 centrali a carbone in Cina non influiscano sull'atmosfera del pianeta, come non posso credere che un'isola di rifiuti più grande della nostra regione intera si aggiri nel Pacifico come risultato dell'equazione mare = discarica.

Son cose ovvie credo, com'è ovvio pensare che ogni creatura vivente lascia un'impronta sul proprio habitat, specie poi se degli umanoidi in numero di 7 miliardi e mezzo su un pianeta di 12mila 750 km di diametro.....



E' vecchia la dibattuta questione del grafico a forma di 'stecca da hockey' che è sfalsato e non valido.
Però siccome manco dal linguaggio scientifico da troppo tempo, non mi permetto di postare numeri e dati dei quali capirei la metà delle cose.

Un recente articolo -dalla Repubblica- celebrava l'avvento delle tecnologie Hi-tech biodegradabili!



L'impressione però che si trae da discorsi come questo è che in fondo per alcuni sarebbe una tragedia se venisse dimostrato veramente che l'impatto dell'uomo sul clima è minimo.
Ciò che percepisco è che si vuole condannare il modus operandi dell'uomo per ragioni morali che sono solo in un senso secondario legate al "destino" del pianeta.
Noto la tendenza a giudicare l'attività umana come diabolica a causa del fatto che l'essere uomano si è dimostrato, a differenza degli altri animanli, capace di emanciparsi dalla natura e, forse, il senso di colpa derivante dalla consapevolezza di essere artefici del proprio destino (un senso di colpa legato all'idea di una secolarizzazione dell'umano senza ritorno) anima un sentimento di autolimitazione.
Vi prego di non fraintendere le mie parole. Io sono dell'idea che, a fronte di un rischio serio, sia davvero impellente tentare di agire arginando l'impatto dell'inquinamento umano sul pianeta. Ma ciò che mi ha stimolato a credere che molto spesso dietro le raccomandazioni ambientaliste ci sia una forte componente morale "prescientifica" è l'atteggiamento assolutamente integralista che certi esponenti del mondo ambientalista assumono di fronte all'attività umana: come se il problema fosse l'uomo e non gli effetti della sua attività sul pianeta, come se l'esempio morale dovessero offrircelo gli orsi o le zebre o i canguri. Questi animali appaiono così rispettosi nei confronti del loro ambiente! Peccato che non gli altri animali, ma solo l'uomo può fornire esempi virtuosi agli uomini.
www.meteomollaro.it 

Il 28 dicembre 2020 verrà festeggiato come il 25 Aprile della meteorologia trentina. Amen.

Heinrich

#19
Citazione di: MrPippoTN il Mar 02 Ottobre, 2012, 10:27:03
Citazione di: Giacomo da Centa il Mar 02 Ottobre, 2012, 09:17:11
Peeeerò che interventone! Prevedo dibattiti in arrivo!  8-) 8-) 8-)

Mah, io liquido il tutto così: m'importa una sega dell'Antartide, il mio problema è il Trentino. Baratto 3°C di aumento su scala globale in cambio di 2°C di dimunizione qui da noi, per i prossimi 50 anni. Dopodichè, per quanto mi riguarda, il pianeta Terra può anche esplodere.

;D ;D ;D ;D
hahahahaha mavvaccaghèr!

E quando ti reincarnerai nel momento sbagliato? Quando la tua coscienza collettiva si ridistaccherà dalla natura frattalica dell'universo e tu rientrerai in una cosciente creatura terracquea nel momento in cui il Sole si mangerà la Terra?

Thomyorke

Citazione di: MrPippoTN il Mar 02 Ottobre, 2012, 10:27:03
Citazione di: Giacomo da Centa il Mar 02 Ottobre, 2012, 09:17:11
Peeeerò che interventone! Prevedo dibattiti in arrivo!  8-) 8-) 8-)

Mah, io liquido il tutto così: m'importa una sega dell'Antartide, il mio problema è il Trentino. Baratto 3°C di aumento su scala globale in cambio di 2°C di dimunizione qui da noi, per i prossimi 50 anni. Dopodichè, per quanto mi riguarda, il pianeta Terra può anche esplodere.

bellissimo avatar!!!
www.meteomollaro.it 

Il 28 dicembre 2020 verrà festeggiato come il 25 Aprile della meteorologia trentina. Amen.

MrPippoTN

Citazione di: Heinrich il Mar 02 Ottobre, 2012, 10:35:00
Citazione di: MrPippoTN il Mar 02 Ottobre, 2012, 10:27:03
Citazione di: Giacomo da Centa il Mar 02 Ottobre, 2012, 09:17:11
Peeeerò che interventone! Prevedo dibattiti in arrivo!  8-) 8-) 8-)

Mah, io liquido il tutto così: m'importa una sega dell'Antartide, il mio problema è il Trentino. Baratto 3°C di aumento su scala globale in cambio di 2°C di dimunizione qui da noi, per i prossimi 50 anni. Dopodichè, per quanto mi riguarda, il pianeta Terra può anche esplodere.

;D ;D ;D ;D
hahahahaha mavvaccaghèr!

E quando ti reincarnerai nel momento sbagliato? Quando la tua coscienza collettiva si ridistaccherà dalla natura frattalica dell'universo e tu rientrerai in una cosciente creatura terracquea nel momento in cui il Sole si mangerà la Terra?


Passamela, che sta finendo. Mi lasci sempre il filtro.  :cannabis:

MrPippoTN

Comunque in occasione della prossima cena, magari dopo qualche birretta, esporrò a chiunque abbia il coraggio di darmi corda il MrPippo-pensiero circa il dafarsi finalizzato alla nostra sopravvivenza (non parlo del genere umano in toto, ma della sua fetta più progredita... o presunta tale, poco importa, l'importante è che sia la mia fetta  :P ) rispetto al destino del Pianeta Terra, fatto di esplosioni demografiche, catastrofi climatiche e fanatismi religiosi. Vi anticipo solo il titolo della mia potenziale conferenza:

Mors tua vita mea.  ;D

Ebbene sì, sono un neocolonialista guerrafondaio. Siamo in troppi, ragazzi. Stiamo scaldando il pianeta, e qui non nevica più: questo, per quanto mi riguarda è l'unico e vero dramma (chissenefrega dell'energia pulita, del petrolio etc.). Ergo, è giunta l'ora di rispolverare un po' di sano Darwinismo.

:diavolo: :diavolo: :diavolo:

Heinrich

#23
Hahahahaha mavvacchaghèr x2 Pippo! Risposte provocatorie a parte, hai capito cosa voglio dire.
ho smesso cmq ;D

Citazione di: Thomyorke il Mar 02 Ottobre, 2012, 10:34:02
L'impressione però che si trae da discorsi come questo è che in fondo per alcuni sarebbe una tragedia se venisse dimostrato veramente che l'impatto dell'uomo sul clima è minimo.
Ciò che percepisco è che si vuole condannare il modus operandi dell'uomo per ragioni morali che sono solo in un senso secondario legate al "destino" del pianeta.
Noto la tendenza a giudicare l'attività umana come diabolica a causa del fatto che l'essere umano si è dimostrato, a differenza degli altri animanli, capace di emanciparsi dalla natura e, forse, il senso di colpa derivante dalla consapevolezza di essere artefici del proprio destino (un senso di colpa legato all'idea di una secolarizzazione dell'umano senza ritorno) anima un sentimento di autolimitazione.
Vi prego di non fraintendere le mie parole. Io sono dell'idea che, a fronte di un rischio serio, sia davvero impellente tentare di agire arginando l'impatto dell'inquinamento umano sul pianeta. Ma ciò che mi ha stimolato a credere che molto spesso dietro le raccomandazioni ambientaliste ci sia una forte componente morale "prescientifica" è l'atteggiamento assolutamente integralista che certi esponenti del mondo ambientalista assumono di fronte all'attività umana: come se il problema fosse l'uomo e non gli effetti della sua attività sul pianeta, come se l'esempio morale dovessero offrircelo gli orsi o le zebre o i canguri. Questi animali appaiono così rispettosi nei confronti del loro ambiente! Peccato che non gli altri animali, ma solo l'uomo può fornire esempi virtuosi agli uomini.
;) Condivido.
E' questo il rischio che si ha quando si intraprende un discorso del genere. Rischio causato penso dalla generalizzazione dei concetti. ''Generalizzare -se fatto male- è un male. (Se fatto bene, educa).'' [Questo J.L.Borges.]

Io sono dell'idea che un discorso 'ambientalista' vada affrontato e vada preso seriamente soprattutto per strutturare quel discorso molto più ampio, quasi onnicomprensivo, sull'uomo.
Perché non è diabolico il divenirsi a sé (il vivere ''fuori dalla natura'') e scoprire il proprio 'Sé umano' oltre la disposizione di natura, non è condannato e recriminato questo aspetto, bensì le forme e le sovrastrutture che certe aggregazioni umane (e poi civiltà) hanno preso.
La demonizzazione va -quasi a buon diritto- a certe civiltà che si sono auto incatenate ad un sistema, ad un ritmo che è la rappresentazione/astrazione del (bio)ritmo naturale.
(Mangiare è simile al Consumare -capitalistico- odierno. C.G.Jung c'aveva visto lungo archetipizzando modelli e comportamenti).

Aristotele diceva che dal momento in cui un sistema economico si astrae, la cittadinanza lentamente diverrà schiava di pochi creditori. Elogiava il 'Giubileo'. Quell'antico rito di scuotimento dei debiti e annullamento di questi in nome dell'inizio di un nuovo ciclo (o di un nuovo anno solare o lunare o cicli di anni ecc...).

Il senso di colpa nei confronti della raggiunta consapevolezza del proprio destino è un po' figlio -penso e temo- di nonna ''paura'' grazie alla quale abbiamo la reazione pronta per sopravvivere. Sotto quest'aspetto la nostra capacità di resilienza è la più alta di tutte le specie animali. Motivo per cui siamo divenuti la specie dominante -anche grazie all'aver paura-
Ma adesso le reazioni emotive non devono essere autodistruttive, ma autocostruttive.

Noi tutti e 7 miliardi abbiamo -per fare un altro citato- l'età di un bambino che ha raggiunto coscienza di sé (dopo i primi 12 mesi) ma dipende ancora dalla madre e anzi, la sfrutta.

E' la coscienza quindi ciò che va fatto sviluppare oggi: aggiungere un senso di giustizia -innato- nei riguardi del pianeta.


In soldoni? Smettere di credere che questo sia l'unico 'sistema di vita' possibile in quanto l'essere umano è animale sociale ed è quindi costretto ad attuare certe dinamiche, le nostre attuali: dall'alimentazione all'energia e dall'astrazione economica all'idea di profitto fino al concetto di classi sociali ecc..


Questo il punto della situazione -antropologicamente parlando mi sa-

Volete un po' di retorica comprensibile che piace a tutti che riassuma tutte le 'follie' che ho appena detto?
Ecco Al Gore, re delle retoriche pro-save-the-world:



Quel puntino di luce riflessa è la Terra, vista attraverso l'ultima debole fascia di Saturno, fotografata dalla sonda Cassini a fine 2004 (ora, maggio 2012, Cassini è uscita dall'eliosfera: è l'oggetto artificiale più lontano da noi, è da poco uscito dal nostro sistema solare, giusto per evidenziare fin dove può portare la consapevolezza del proprio destino -e giusto x far dell'altra retorica-)


Tutta questa eloquenza per dire: anche se il GW non fosse minimamente causato dall'uomo, NON è un buon motivo per soprassedere a questa questione, che riguarda la nostra civiltà.


ste77

Citazione di: MrPippoTN il Mar 02 Ottobre, 2012, 14:35:35
http://www.ladige.it/articoli/2012/10/02/allarme-ghiacciaio-adamello-persi-3-metri-spessore

Non c'è speranza.

infatti non mi ricordo bene dove hanno ritrovato dei resti di soldati con lo scioglimento dei ghiacciai...ma mi sono posto questa domanda? se una volta il ghiacciaio era più spesso come hanno fatto a finirci sotto?
sono cosciente di abitare dalla parte sbagliata delle Alpi
MeteoCalliano

ross

Citazione di: ste77 il Mar 02 Ottobre, 2012, 14:45:56
Citazione di: MrPippoTN il Mar 02 Ottobre, 2012, 14:35:35
http://www.ladige.it/articoli/2012/10/02/allarme-ghiacciaio-adamello-persi-3-metri-spessore

Non c'è speranza.

infatti non mi ricordo bene dove hanno ritrovato dei resti di soldati con lo scioglimento dei ghiacciai...ma mi sono posto questa domanda? se una volta il ghiacciaio era più spesso come hanno fatto a finirci sotto?

scavavano nel ghiaccio. Le storie della Guerra Bianca sono pazzesche, poveri ragazzi...
BAROMETER, n.
An ingenious instrument which indicates what kind of weather we are having. - A. Bierce, The Devil's Dictionary

Giacomo da Centa

Citazione di: ste77 il Mar 02 Ottobre, 2012, 14:45:56
Citazione di: MrPippoTN il Mar 02 Ottobre, 2012, 14:35:35
http://www.ladige.it/articoli/2012/10/02/allarme-ghiacciaio-adamello-persi-3-metri-spessore

Non c'è speranza.

infatti non mi ricordo bene dove hanno ritrovato dei resti di soldati con lo scioglimento dei ghiacciai...ma mi sono posto questa domanda? se una volta il ghiacciaio era più spesso come hanno fatto a finirci sotto?

Un corpo scuro/non bianco abbandonato sul ghiaccio (tipo soldato morto) tende ad "affondarci" progressivamente a seguito del diverso riscaldamento che subisce rispetto al ghiaccio. Questo fin che non arriva sul fondo del ghiacciaio (e durante il "viaggio" verso il fondo, è chiaro che il ghiacciaio può spostarlo in avanti). E' quel che è accaduto anche a Oetzi, che a seguito del trascinamento subito l'hanno tirato su con le braccia parallele. Poi quando si ritira tutto trovi i corpi, ma non è che sono morti lì sul terreno e che il ghiaccio sia arrivato dopo...erano morti sul ghiaccio, magari. Ciao!

Giacomo da Centa

Citazione di: MrPippoTN il Mar 02 Ottobre, 2012, 10:52:55
Comunque in occasione della prossima cena, magari dopo qualche birretta, esporrò a chiunque abbia il coraggio di darmi corda il MrPippo-pensiero circa il dafarsi finalizzato alla nostra sopravvivenza (non parlo del genere umano in toto, ma della sua fetta più progredita... o presunta tale, poco importa, l'importante è che sia la mia fetta  :P ) rispetto al destino del Pianeta Terra, fatto di esplosioni demografiche, catastrofi climatiche e fanatismi religiosi. Vi anticipo solo il titolo della mia potenziale conferenza:

Mors tua vita mea.  ;D

Ebbene sì, sono un neocolonialista guerrafondaio. Siamo in troppi, ragazzi. Stiamo scaldando il pianeta, e qui non nevica più: questo, per quanto mi riguarda è l'unico e vero dramma (chissenefrega dell'energia pulita, del petrolio etc.). Ergo, è giunta l'ora di rispolverare un po' di sano Darwinismo.

:diavolo: :diavolo: :diavolo:

Bravo!
Magari, nella mia taverna, si potrebbe farla, prima o poi!
Fateme sapè!
Ciaooo!

ross

Citazione di: Giacomo da Centa il Mar 02 Ottobre, 2012, 16:34:11
Citazione di: ste77 il Mar 02 Ottobre, 2012, 14:45:56
Citazione di: MrPippoTN il Mar 02 Ottobre, 2012, 14:35:35
http://www.ladige.it/articoli/2012/10/02/allarme-ghiacciaio-adamello-persi-3-metri-spessore

Non c'è speranza.

infatti non mi ricordo bene dove hanno ritrovato dei resti di soldati con lo scioglimento dei ghiacciai...ma mi sono posto questa domanda? se una volta il ghiacciaio era più spesso come hanno fatto a finirci sotto?

Un corpo scuro/non bianco abbandonato sul ghiaccio (tipo soldato morto) tende ad "affondarci" progressivamente a seguito del diverso riscaldamento che subisce rispetto al ghiaccio. Questo fin che non arriva sul fondo del ghiacciaio (e durante il "viaggio" verso il fondo, è chiaro che il ghiacciaio può spostarlo in avanti). E' quel che è accaduto anche a Oetzi, che a seguito del trascinamento subito l'hanno tirato su con le braccia parallele. Poi quando si ritira tutto trovi i corpi, ma non è che sono morti lì sul terreno e che il ghiaccio sia arrivato dopo...erano morti sul ghiaccio, magari. Ciao!

Ok Giacomo, ma ribadisco: non dimentichiamo questo:

"Per sottrarsi alla morsa del maltempo nel ventre della Marmolada gli Austriaci costruirono una vera e propria città sotto il ghiacciaio con oltre otto chilometri di gallerie e ricoveri per gli uomini, depositi di viveri e munizioni, stazioni delle teleferiche, un'infermeria, gli uffici del comando: in tutto vi erano una trentina di caverne scavate nello spessore del ghiacciaio a parecchi metri di profondità, collegate fra loro da cunicoli muniti di ponticelli e passerelle. In qualche punto i soldati vivevano sino a quaranta metri sotto la superficie del ghiacciaio.
La temperatura all'interno scendeva raramente sotto lo zero, mentre all'esterno il termometro segnava anche 20 sotto zero. L'ideatore di questo villaggio fu il capitano Leo Handl, comandante della compagnia di Bergfuhrer (cioè di guide alpine "militari") che si trovava in Marmolada.

Impiegando dunque le stesse tecnologie offensive per lo scavo di gallerie di mina, analoghi tunnel vennero scavati anche sull'Adamello (dove per il trasporto vennero utilizzati cani e asini e dove venne realizzata una galleria lunga più di cinque chilometri che collegava il Passo Garibaldi con il Passo della Lobbia: era illuminata da 120 lampadine elettriche alimentate da due gruppi elettrogeni, attraversava 25 crepacci e aveva 80 camini per la ventilazione) e nell'Ortles."

da qui http://www.lagrandeguerra.net/ggguerrabiancaintroduzione.html
BAROMETER, n.
An ingenious instrument which indicates what kind of weather we are having. - A. Bierce, The Devil's Dictionary