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medie - qui le precisazioni

Aperto da ross, Ven 02 Marzo, 2012, 20:44:22

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ross

apro qui a parte cosi' almeno non si perde il discorso. Ci si domandava che periodo ha senso scegliere per la base su cui calcolare le medie:


Citazione di: AltoGardaMeteo il Gio 01 Marzo, 2012, 13:09:28
Citazione di: ste77 il Gio 01 Marzo, 2012, 12:51:49
comunque secondo me non è corretto riferirsi alla media 61-90.
Ormai è una media vetusta andata non significativa sia per nevosità che per t medie.
E' come paragonare i prezzi in euro a quelli in lire!
Secondo me bisogna prenderne atto, è innegabile, orami bisogna prendere la 81-10 se si vuole una trentennale significativa

Io non sono d'accordo; non tanto su quale serie trentennale utilizzare, ma proprio sul discorso "serie trentennali" per fare confronti; intendo dire che a me hanno sempre insegnato che i 30 anni sono IL MINIMO indispensabile per avere una serie climatica di una certa valenza scientifica, in cui gli estremi vengono smussati abbastanza per avere delle medie di una certa rappresentatività per un luogo.
Ora, se una stazione ha i dati dal 1926 ad oggi (vedi Trento-Laste), a mio avviso il confronto di un dato mese và fatto con la media 1926-2011 ...
Infatti anche altre stazioni storiche confrontano i mesi con la loro serie "completa" ... altrimenti per cosa si sono raccolti a fare i dati ?  più se ne hanno e più le medie derivate da essi sono rappresentative e comprendono estremi e cicli climatici ("naturali" o "artificiali") omogenizzandoli; più dati si hanno e meglio è, insomma ... non ho studiato statistica ma penso sia così, no ?
Le serie trentennali sono nate più che altre per avere serie temporalmente uguali e confrontabili per fare raffronti fra diverse località, perchè mi pare ovvio che è inutile confrontare ad esempio Rovereto 1978-2005 con Trento 1940-2001, per dire ... il motivo è chiaro ...


Mi piacerebbe sapere in merito il pare di Ross e di altri che hanno seguito e studiato serie storiche.

Dal punto di vista puramente matematico e oggettivo, se facciamo una media di una serie con un definito trend lineare positivo, non avremo mai un numero che ci definisce una caratteristica "media" dei valori di cui parliamo dato che questi, per definizione variano continuamente a tasso costante. Quindi diventa abbastanza arbitrario definire un punto medio sul quale calcolare anomalie. Se il trend sara' costante e positivo, ovviamente tutti i punti dopo l'intervallo scelto per la definizione della media saranno ad anomalia positiva.

Nel nostro caso possiamo a grandi linee identificare piu' o meno il periodo pre '90 e post '90 caratterizzati il primo da temperature che oscillano abbastanza a casaccio il secondo con un definito trend lineare. Semplicemente il 1961-90 e' un periodo vicino a noi con condizioni relativamente stazionarie e vien comodo usarlo come periodo di controllo, tutto qui.

Sia chiaro che nulla vieta di usare un altra base per la media, basta specificarlo sempre. Bisogna tenere a mente che avvicinando al presente l'intervallo su cui si calcola la media delle temperature, si ingloba un trend significativo. Basta saperlo.

Quanto ad usare tutto l'intervallo di dati disponibile: si puo' fare, ma, come dice Matteo, qui diventa piu' delicato il confronto con altre serie, che devono avere la stessa disponibilita'. Dal '60 piu' o meno siamo sicuri abbiamo uniformita' di misura. Chiaramente il vantaggio di avere serie lunghe e' il fatto che puoi definire meglio la variabilita' del clima del luogo rispetto alla base arbitrariamente scelta.

Secondo me non fa molta differenza una volta che si definisca una base, si dica rispetto a cosa si calcolano le anomalie e si abbia presente che caratteristiche statistiche ha la serie storica (ad es. almeno deviazione standard e trend).

In serie non stazionarie e con trend come la temperatura o estremamente variabili come le precipitazioni nevose non ha senso dire che una media e' piu' significativa di un'altra. Significativa rispetto a cosa? Si puo' dire che una media e' piu' o meno vicina al clima presente e questo aiuta la nostra percezione della anomalie (chiaro che abbiamo piu' chiaro a pelle il clima degli ultimi 30 anni che non quello degli anni '60) ma dal punto di vista fisico e numerico dire che ho +0.5 di anomalia rispetto agli ultimi 30 anni e +1 rispetto al 1960-90 sto solo dicendo con altre parole che la mia serie ha un trend di riscaldamento dal 1960 ad oggi..
BAROMETER, n.
An ingenious instrument which indicates what kind of weather we are having. - A. Bierce, The Devil's Dictionary

AltoGardameteo

Ottime puntualizzazioni.

Fra l'altro sul discorso 1961-1990, sento spesso dire che è "vecchia", non più "rappresentativa" etc.

Premesso che personalmente il pensiero di alcuni di "aggiornare" subito dietro al trend climatico le medie di riferimento lo trovo fuorviante, perchè altrimenti si finisce che, per assurdo, non si và mai "sopramedia" (ma qui il discorso si fà lungo), c'è da dire che in merito alla 1961-1990 forse non è un caso se molti ancora la tengono in considerazione: se infatti guardiamo il grafico della temperatura media degli ultimi 150-200 anni con le anomalie annuali rispetto alla 1961-1990, si può osservare come a grandi linee il periodo 1961-1990 si pone piuttosto "via di mezzo" rispetto al periodo "fresco" (ma cmq in lenta risalita) precedente ed il forte riscaldamento post-1980.

Quindi a mio avviso, considerando anche la mia "premessa", usare ancora la 1961-1990 può avere un suo senso.

Questi due grafici possono aiutare

Anomalie annue rispetto alla media 1901-2000


Lugano 1864-2002


Osservate come il periodo 1960-1990 si ponga "mediano" fra prima e dopo.



elnino

Aggiungerei che la 61-90 viene comoda anche per un motivo prettamente pratico, e cioè che in quel periodo c'è stato il momento d'oro delle stazioni meteo a livello globale, in particolare dagli anni '50 fino a quando hanno preso piede i satelliti. Quindi la disponibilità (nonché la qualità) dei dati è massima proprio in quel trentennio.
L'avvento dell'elettronica ha inoltre cambiato l'ambito di applicazione delle stazioni meteo, che oggi sono utilizzate principalmente per il monitoraggio in tempo reale (quindi no one gives a shit di tenere la stazione in condizioni omogenee e nemmeno si danna l'anima se si guasta-->percentuale di dati mancanti molto più alta di quando si misurava a mano!).
Dati live Ceola di Giovo (Val di Cembra, 580m slm):
http://osservatorioceola.altervista.org